Quanto conta una laurea? E soprattutto, quanto conta il fatto che le università italiane vadano adeguandosi al livello di istruzione posseduto da quelle straniere, potendo tornare ad essere un vanto per lo Stivale?
Due domande decisamente retoriche, dato che oggi una laurea – che sia di valore – rappresenta un chiavistello indispensabile per forzare le serrature del mercato del lavoro, ancora restio ad aprirsi per via della crisi economica.
Ed ecco che in regioni come l’Abruzzo, le istituzioni stanno cercando di restituire all’università il lustro che merita: come testimoniato dal recente incontro tenutosi il 7 giugno, fra una delegazione di studenti e la giunta regionale abruzzese, al centro del quale si è trovato esattamente il discorso sulla qualità dell’insegnamento nelle università.
Regione Abruzzo: contributo universitario al centro del lavoro
Durante la suddetta riunione, i presenti hanno discusso del valore dell’università, e la risposta è stata unanime: l’istruzione, oggi, rappresenta un contributo fondamentale per la formazione del giovane, in vista del suo approdo nel mercato del lavoro. Ecco perché l’obiettivo è tornato ad essere il più importante: assicurare ai giovani studenti universitari un’offerta formativa di rilievo, sia nella quantità che nella qualità. Una missione che da oggi sarà più facile in Abruzzo, anche per via del “piano di risanamento” ancora in corso d’opera, che avrà come suo obiettivo la creazione di una infrastruttura regionale per garantire ai giovani abruzzesi i loro diritti allo studio. In attesa, ovviamente, che arrivino anche i finanziamenti.
Calano le immatricolazioni ma la laurea è fondamentale
Naturalmente i problemi non possono scomparire grazie ad uno schiocco di dita, e questo si evince dal fatto che la situazione relativa alle immatricolazioni universitarie in Abruzzo è tutt’altro che positiva. Le immatricolazioni presso le università della regione sono infatti in calo ma, nonostante questo, la laurea è ancora oggi indispensabile per trovare lavoro: purtroppo, la crisi che ha colpito le famiglie abruzzesi spesso ha impedito ai giovani di iscriversi. Ma oggi esistono università come la Niccolò Cusano che consente di conseguire la laurea on line a L’Aquila, dunque limitando al minimo gli spostamenti e le spese economiche, andando incontro ai giovani che – in altri casi – non potrebbero permettersi l’iscrizione presso un ateneo universitario.
Lavoro e occupazione: le lauree che rendono di più
Studiare risulta essere l’antidoto migliore alla piaga della disoccupazione perché, come già detto, una laurea apre diverse porte del mondo del lavoro che altrimenti rimarrebbero chiuse. Questo a patto di conseguire un titolo che sia molto richiesto dal suddetto mercato: non tutte le lauree, infatti, concedono le medesime opportunità occupazionali. Quali sono, dunque, i corsi di studio che rendono di più sotto questo punto di vista? Per cominciare i corsi in ingegneria, considerando il successo del settore industriale, costantemente alla ricerca di figure specializzate nei diversi comparti, come ad esempio gli ingegneri meccanici. A seguire troviamo lauree date per “spacciate” come quelle umanistiche, vista la riforma della Buona Scuola che aprirà a tanti giovani la carriera di insegnante. Infine, i corsi in medicina, le lauree in marketing e quelle in economia e management sono oggi ricche di sbocchi professionali.