Politica

Centrodestra in Regione Abruzzo, distrazione fatale

Abruzzo, il centrodestra perde colpi ma nega problemi politici interni alla maggioranza. "Distrazioni" fatali in Consiglio regionale.

Consiglio regionale, il centrodestra perde colpi e non elegge il Garante per l’Infanzia. La maggioranza minimizza, ma i conti non tornano nemmeno per la nomina all’Istituto Zooprofilattico.

Niente maggioranza per l’elezione del Garante per l’Infanzia, rimandata al prossimo Consiglio regionale, e solo 12 voti per Davide Calcedonio Di Giacinto, designato quale componente nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”. L’intoppo, soprattutto per quanto concerne la nomina del Garante per l’Infanzia, ha indispettito il Presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, che – a margine della seduta – ha tenuto a sottolineare: “Non abbiamo scritto una bella pagina della storia del Consiglio regionale. Questa legge era importante e l’avevamo resuscitata dai cassetti impolverati del Consiglio regionale, non andava mischiato il livello politico su questo argomento“.
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Dalla maggioranza, immediatamente la Lega si è tirata fuori dalla questione, precisando attraverso il capogruppo Pietro Quaresimale che “i 10 consiglieri hanno seguito le indicazioni di voto, individuando nell’avvocato Maria Concetta Falivene il miglior candidato a ricoprire il ruolo di Garante per l’Infanzia”. Il messaggio della Lega sembra voler precisare che se c’è un problema politico, non riguarda loro. Rimangono quindi Forza Italia e Fratelli d’Italia.

I due partiti di maggioranza, evidentemente, hanno da superare una questione politica, stando alle parole del Presidente Sospiri, ma il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, sollecitato a riguardo da IlCapoluogo.it, assicura che “è tutto superato, è stato un momento di distrazione che si poteva risolvere al momento”. Ad ogni modo, “nessuna questione politica in maggioranza” e nessun vertice previsto a breve.

Certo, però, i consiglieri di maggioranza una sola cosa dovevano fare ieri: scrivere un nome su un foglietto. Se nemmeno quello si riesce a fare senza “distrazione”, la questione diventa ben più inquietante di una crisi politica.

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