Misure anti-contagio

Coronavirus, per Pasqua misure ancora più severe a Pescara

In vista della Pasqua misure già restrittive per Pescara, Montesilvano e Spoltore. Vietato fare la spesa a più di un chilometro da casa. I dettagli

La Pasqua si avvicina e arriva la stretta su Pescara, Spoltore e Montesilvano. Misure ancora piangendo stringenti. Vietato fare la spesa a Piazza di 1 chilometro da casa o dal luogo di lavoro. I dettagli

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato l’ordinanza che pur mantenendo in vigore le misure statali, regionali e comunali, di contenimento del rischio di diffusione, per i territori di Pescara, Montesilvano e Spoltore, sono adottate le seguenti misure:

chiusura al pubblico di cimiteri comunali, consentendo le sole attività di tumulazione/inumazione delle salme alla presenza dei prossimi congiunti del deceduto, nel rispetto delle norme di comportamento previste;

chiusura al pubblico di tutti i parchi, aree gioco, ville e giardini pubblici, aree verdi comunali;

sospensione dei mercati rionali all’aperto;

– sospensione dell’esercizio di tutti i mercati coperti oltre le ore 14:00;

– sospensione completa, all’interno dei mercati coperti, di tutte le attività di somministrazione alimenti e bevande e di tutti gli esercizi commerciali che non praticano la vendita di prodotti alimentari;

– sospensione di tutti i posteggi isolati insistenti sull’intero territorio comunale con esclusione di quelli autorizzati alla sola vendita di prodotti alimentari;

– i titolari e/o gestori delle attività commerciali non sospese ai sensi del D.P.C.M. 11 marzo 2020, al fine di evitare assembramenti di persone, devono obbligatoriamente organizzare l’accesso ai locali aperti al pubblico con modalità contingentate;

– il personale impiegato nelle attività a contatto con il pubblico deve utilizzare appositi strumenti di protezione individuale;

– divieto di praticare attività motorie e sportive all’aperto;

– divieto di circolare a piedi o con velocipedi, salvo i casi di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità, nelle quali rientra l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali;

– i cittadini sono tenuti ad effettuare l’approvvigionamento alimentare e quello relativo ad altri beni di primaria necessità presso gli esercizi commerciali presenti: a una distanza non superiore a metri 1.000 dai propri residenza, domicilio o dimora, salvo le ipotesi di acquisito di beni e prodotti non presenti negli esercizi più prossimi; nelle immediate vicinanze del luogo in cui è svolta l’attività lavorativa o lungo il percorso ricompreso tra le sede di lavoro e i propri residenza, domicilio o dimora;

– i cittadini, nei loro spostamenti, sono tenuti a rispettare il principio secondo il quale deve essere percorso il tragitto più breve per raggiungere il luogo di destinazione e sono contestualmente chiamati ad adottare tutte le misure precauzionali consentite ed adeguate a proteggere sé stessi e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca.

leggi anche
conte
Da palazzo chigi
Coronavirus, lockdown fino al 3 maggio, ma con qualche riapertura