Quarantena sicura

Coronavirus, come igienizzare e sanificare le superfici

Coronavirus, bisogna restare in casa, ma è importante igienizzare e sanificare le superfici. Lasciare abiti e scarpe all'esterno e arieggiare gli ambienti. Istruzioni e consigli

L’Italia intera in quarantena. Bisogna restare dentro casa e uscire solo se necessario. È fondamentale, però, che la nostra casa sia sicura: pulita, igienizzata e sanificata. E che lo siano tutte le superfici con cui entriamo in contatto. Ecco cosa fare.

Le indicazioni, in una sorta di prontuario disponibile per chiunque volesse saperne di più, sono state fornite dall’Istituto Superiore di Sanità. Qui il link e di seguito le spiegazioni, punto per punto. 

Alcuni consigli utili per con scongiurare eventuali pericoli di contagio sono stati forniti ieri, in diretta su Canale 5, dal dottor Walter Ricciardi dell’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità.

Diverse città in questi giorni stanno avviando le operazioni di disinfezione e sanificazione delle strade e dei luoghi di stanziamento in genere. «Una pratica utile perché sostanzialmente elimina microrganismi, quindi anche batteri e virus», ha sottolineato il dottor Ricciardi, ma è importante pensare anche alle proprie case.

La pulizia degli ambienti, ovviamente, deve essere preceduta dalle buone pratiche sulle norme igieniche, in primis lavarsi spesso le mani. Tra i comportamenti da adottare: «Lasciare abiti e scarpe fuori casa, o comunque liberarsi dei vestiti indossati per uscire già all’ingresso dell’abitazione. Soprattutto per chi continua ad andare al lavoro: tutto quello che viene da fuori – vestiti compresi – e che potrebbe essere contaminato deve essere, in qualche modo, disinnescato».

Coronavirus, igienizzazione luoghi chiusi: il ricambio dell’aria

Il ricambio dell’aria all’interno delle stanze della propria abitazione è importante. Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità bisogna: garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti: casa o uffici.

Non solo abitazioni private. Estendendo il discorso ai luoghi chiusi, anche gli stessi studi medici devono provvedere al ricambio dell’aria, così come – specie in questo periodo di alto rischio contagio da Covid-19 – le stesse farmacie, le banche, le poste, i supermercati e i mezzi di trasporto. 

Per provvedere ad un corretto ricambio d’aria è sufficiente aprire regolarmente le finestre, scegliendo quelle più distanti dalle strade trafficate. Evitare, invece, di aprirle durante le ore di punta del traffico e, soprattutto, non lasciarle aperte durante la notte. 

Coronavirus, l’igienizzazione passa per la pulizia

Alla base dell’attività di igienizzazione c’è l’attività di pulizia degli ambienti. Nell’utilizzo dei prodotti per la pulizia, occorre seguire le istruzioni indicate su ciascun prodotto, osservando e rispettando i dosaggi suggeriti sulle confezioni.

I diversi ambienti, materiali e arredi, affinché siano ben puliti possono essere trattati con: acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti o dispositivi di protezione individuale.

È importante non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti e, sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggiare gli ambienti.

Coronavirus, acqua e sapone e poi alcol o candeggina per pulire le superfici

Tra le domande più frequenti per quanto riguarda la disinfezione c’è quella riguardante l’alcol denaturato, ovvero il tipo rosso che fin da bambini ci viene consigliato come rimedio per disinfettare ogni piccola ferita. Sarebbe più indicato utilizzare il “Bialcol” o “Bialcol Med”, normalmente usato per preparare il “campo” prima di un’iniezione intramuscolare.

Questo perché l’alcol che di solito si trova in commercio, magari non a concentrazioni ottimali, è prevalentemente un batteriostatico più che un battericida. Ciò vuol dire che serve per diminuire la carica batterica avendo un’azione antisettica più leggera, come riporta La Stampa. In ogni caso, mai applicarlo direttamente su materia organica perché prima si devono usare acqua e sapone.

Per fare un esempio, volendo per forza consumare l’alcol rimasto in casa, prima di passarlo sul piano della cucina, meglio lavarlo con acqua e sapone o detergente per i piatti. Risciacquare e poi usare anche l’alcol.

Ci sono, inoltre, la candeggina o numerosi altri disinfettanti per un’efficace pulizia, ma se prima non si pulisce la superficie da igienizzare, hanno una capacità antibatterica ridotta. Quindi: occorre sempre lavare prima, anche in considerazione del fatto che il sapone è un buon antibatterico.

Coronavirus, luoghi chiusi e impianti di ventilazione

A casa: Pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%.

Negli uffici e nei luoghi pubblici: Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. Tenere sotto controllo i parametri microclimatici (ad esempio: temperatura, umidità relativa, CO2). Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) eliminare totalmente il ricircolo dell’aria. Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento. Eventualmente sostituirlo con un pacco filtrante più efficiente.

Coronavirus, le regole del Ministero della Salute

Tenere ovviamente sempre ben presenti le ormai note 10 regole per difendersi dal coronavirus.

1- Lavarsi spesso le mani almeno per 20 secondi con acqua e sapone;

2- Evitare contatti con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

3- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

4- Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce;

5- Evitare di prendere farmaci antivirali e antibiotici salvo prescrizione medica;

6- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol;

7- usare la mascherina se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate e anziani;

8- i prodotti “Made in China” a i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi;

9- gli animali da compagnia non trasmettono il virus;

10- contattare il 1500 proprio medico di base in caso di febbre persistente.

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