Dalla prefettura

Il Prefetto Linardi saluta L’Aquila: “Città in ripresa”

"Lavorare in un territorio così ferito, fa avvertire le stesse ferite", il Prefetto Giuseppe Linardi saluta L'Aquila.

Dopo 39 anni il Prefetto Giuseppe Linardi cessa il servizio per lo Stato. L’Aquila ultima tappa di un’intensa carriera.

«Sono arrivato a L’Aquila il 2 gennaio 2017. Passeggiando per il centro, dopo il lavoro, ebbi la sensazione di trovarmi in un territorio ancora profondamente ferito, avvertivo la desolazione intorno a me; ho visto molti dei miei piangere, ricordando i terribili traumi del terremoto. Oggi vedo una città diversa. Credo che lo spartiacque sia stata la riconsegna della Basilica di Collemaggio, ma ormai la sensazione è quella di una città in ripresa: quando c’è il sole il prato di Collemaggio è pieno di giovani, in centro gente che sorride, insomma, rispetto a due anni fa la situazione è cambiata in meglio». Così il Prefetto Giuseppe Linardi, questa mattina in conferenza stampa prima della cessazione del servizio, prevista per domenica. Con il Prefetto, il vicario, Malgari Trematerra e il Capo di Gabinetto, Franca Ferraro. Il Prefetto ha anche ricordato il riconoscimento dell’Unesco per la Perdonanza, patrimonio culturale immateriale dell’Umanita: «L’Aquila attinge dal suo passato per trovare un volano di sviluppo per il futuro» e ha ammesso di sentirsi ormai un po’ aquilano: «Lavorare in un territorio così ferito, fa avvertire le stesse ferite. Prego Iddio che la terra smetta di tremare. Anch’io sono stato terremotato, in Irpinia, ma lì dopo un po’ la terra ha smesso di tremare, qui invece non c’è generazione che non conosca un terremoto: si tratta di un’ingiustizia cosmica».

Nei due anni a L’Aquila, tante le criticità affrontate dal Prefetto, che ha ripercorso per grandi temi la sua attività istituzionale: dalle emergenze relative al sisma e alla nevicata del 2017 ai grandi incendi, l’incidente dell’elicottero del 118, i viadotti autostradali, le infiltrazioni mafiose nella ricostruzione. Su quest’ultimo tema, il Prefetto ha spiegato che dal 2009 sono state emesse una 50ina di interdittive antimafia ad altrettante aziende, l’ultima quest’anno, a testimonianza che con la mafia non si può mai abbassare la guardia: «Dove c’è denaro, i sorci arrivano». Quindi il tema immigrazione, con i numerosi arrivi del 2017 gestiti con risorse ordinarie, senza ricorrere alla requisizione di proprietà private, come pure possibile da indicazioni del Ministero dell’Interno.

Insomma, un bilancio dell’attività svolta a L’Aquila, partito dalla sintetica ricostruzione di una carriera che ha portato il Prefetto a servire lo Stato italiano per 39 anni, prima alla Direzione generale di Pubblica sicurezza (poi divenuta Dipartimento) e dopo alla Prefettura di Grosseto, dove ha dovuto misurarsi con la tragedia della Costa Concordia.

«Nel giorno in cui il prefetto Giuseppe Linardi saluta la città – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi – desidero esprimergli i più sinceri e sentiti ringraziamenti per quanto ha fatto in questi anni per il capoluogo d’Abruzzo. È assolutamente encomiabile il lavoro svolto dal prefetto Linardi a tutela dell’ordine pubblico. L’incolumità dei cittadini aquilani è stata presidiata lodevolmente ed efficacemente grazie al coordinamento e all’attenzione dimostrata ogni giorno. In una città come la nostra, in cui complesse e variegate sono le problematiche attinenti alla questione della sicurezza, soprattutto a seguito del sisma e dei conseguenti nuovi assetti urbanistici e sociali, il suo contributo è stato esemplare e ha consentito di raggiungere proficui risultati. Allo stesso modo – ha proseguito il sindaco – mi sento di esprimere il più vivo apprezzamento per lo spirito di collaborazione sempre dimostrato nel lavorare a fianco delle istituzioni. Una sinergia che ha consentito di migliorare i livelli di sicurezza e, con essi, la qualità della vita nella nostra città. Per tali ragioni, nel salutare il prefetto Linardi, formulandogli i migliori auguri per il futuro, desidero altresì partecipargli i sentimenti di stima e gratitudine da parte mia personale e della Municipalità tutta».

L’intervista al Prefetto Linardi.