L'aquila

Una Pietà in terracotta torna alla luce a L’Aquila

Una Pietà in terracotta torna alla luce a L'Aquila. Ricorda la Pietà di Michelangelo e quella ospitata al Munda.

L’AQUILA – La ricostruzione, a volte, sa anche essere sorprendente. Una Pietà tornata alla luce a L’Aquila, nel bel mezzo dei lavori di ristrutturazione di uno storico palazzo.

Lì, dove prima del 2009, l’edificio sorgeva nel suo originario splendore tra via Cascina, via Rustici e via Arco di Cirillo prima che il terremoto arrivasse senza risparmiare muri e soffitti, trovava spazio anche la splendida scultura, che, già al primo sguardo, ricorda la Pietà di Michelangelo, a San Pietro in Vaticano. Dalla somiglianza “ancor più sorprendente con la coeva Pietà quattrocentesca esposta al Museo nazionale d’Abruzzo“, riporta Il Messaggero.

La scoperta è stata fatta all’interno di Palazzo Morini-Cervelli. La scultura è incastonata in una nicchia, che presenta un arco a sesto acuto. In città la Pietà è un raro esemplare di questo genere, poiché la Vergine Maria, con il corpo di Cristo sulle ginocchia, solitamente viene ritratta a tutto tondo, come indicato dalla direttrice del Polo museale d’Abruzzo, Lucia Arbace.

Un esemplare coevo è l’opera in terracotto policroma di un maestro abruzzese della metà del ‘400, ora esposta al Museo Nazionale d’Abruzzo.

Non si sa chi sia l’autore dell’opera, spiega il Messaggero, né per quale ragione sia rimasta nascosta dai mattoni nel corso dei secoli. Fra le ipotesi si è pensato che possa esser stata posizionata tra le mura con funzione protrettrice, per eventi nefasti come terremoti. O ancora si è ipotizzato che la scultura potesse avere funzione originaria di tabernacolo. A studiare il caso, e quindi la scultura, sarà la Soprintendenza.

Si ripete una storia già vista e letta, con vicende simili avvenute in altri palazzo della città. La Pietà, in questo caso, è spuntata fuori al primo piano del palazzo ed è realizzata in terracotta.

Una sorpresa dal prezioso valore storico-artistico, che aggiunge valore al ricco patrimonio culturale di L’Aquila, città d’arte, che rinasce.