Arte

San Silvestro e i graffiti sugli affreschi: i danni oltre le testimonianze storiche

Risalgono agli anni 80: la paleografa aquilana Alessia Di Stefano smorza le polemiche intorno ai graffiti "spuntati" sugli affreschi nella chiesa di San Silvestro.

L’AQUILA – Un cuore e due nomi al centro, Valeria e Giuseppe. Questo il graffito che campeggia su uno degli affreschi della rinata Chiesa di San Silvestro.

La Chiesa, riconsegnata alla comunità due settimane fa, è già al centro di una polemica, con lo sdegno manifestato nei post che si sono rincorsi sui social. Un’indignazione scaturita per un atto che è stato additato come sfregio perpetrato ai danni di un’opera d’arte, che decora le pareti della chiesa antica, tanto cara agli aquilani.

La segnalazione arriva da Doriana Valente, che pubblica sul suo profilo Facebook la foto che ritrae il graffito a forma di cuore: esattamente sotto la mano della protagonista ritratta nell’affresco.

L’edificio sacro è stato riaperto al culto solo due domeniche fa: sorge spontaneo, dunque, chiedersi se i graffiti siano recenti o figli del passato.

Graffiti sugli affreschi, storia vecchia o storia nuova?

Il Capoluogo.it lo ha chiesto alla paleografa Alessia Di Stefano.

La dottoressa Di Stefano ha voluto innanzitutto precisare, “che non è il caso di montare un caso che non c’è. Si tratta di graffiti degli anni’80, un cuore con due nomi lasciato da qualcuno, una persona semplice che ha voluto manifestarsi su quella parete credendo magari di passare anche alla ‘storia’. Sono stupidaggini di quel periodo o comunque di una generazione paragonabili a quanto fatto nei giorni scorsi alla Fontana Luminosa o in tanti monumenti e luoghi d’arte in giro per l’Italia”.

“Nel contesto specifico – aggiunge – crea sicuramente un danno al film pittorico che ne viene deteriorato, ben diverso dalle iscrizioni antiche che testimoniano all’interno della stessa opera d’arte un messaggio o un momento di cronaca importante per il periodo a cui risalgono”.

“Oggi – chiarisce – abbiamo conquistato tutti la capacità di scrivere e di leggere: prima era una cosa ad appannaggio di pochi. Però le registrazioni fatte in tempi antichi anche oggi hanno una valenza simbolica e storica molto importante”.

E tornando alle iscrizioni dei “graffitari” moderni la Di Stefano pensa che “fomentare queste azioni potrebbe semplicemente creare quell’effetto a catena per cui il prossimo di turno avrà l’input a scrivere su un’opera d’arte“.

Graffiti sugli affreschi, quando le iscrizioni antiche testimoniano la storia

Diverse sono le testimonianze storiche impresse sugli affreschi della rinata San Silvestro. Una epidemia di peste, la precaria stabilità politica della città fanno parte, anche queste, della storia della chiesa da poco restituita alla città.

“1498 a dì 12 de aprile. Forno rapti li vesilli. Fo hapiccato Renato’
Testimonianze di precaria stabilità politica in Città, l’inesorabile fine del governo cittadino “autonomo”

graffiti affreschi san silvestro

‘1497 fo la moria in Aquila’ 
Ancora un’ondata di peste: gli operai della lana di Norcia, ritenuti responsabili del contagio, furono cacciati dalla Città.

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