I dati sulla sicurezza

L’Aquila città sicura: reati in calo

Cerimonia per i 167 anni dalla fondazione della Polizia di Stato, il rapporto 2018. In calo il numero complessivo dei reati commessi. Il dettaglio.

Cerimonia per il 167° anno di fondazione della Polizia di Stato. Il rapporto dell’attività svolta dalla Questura per il 2018. Cala del 9% il numero dei reati. Ecco i numeri.

«Non vogliamo farci scudo dei numeri, ma occorre valutarli nell’effettiva essenza», così il dottor Orazio D’Anna, Questore dell’Aquila, ai microfoni del Capoluogo.it a margine della presentazione dei dati relativi all’attività svolta dalla Polizia nel 2018, anno che conferma la dimunizione già in atto dei reati. Rispetto al 2017, nel 2018 c’è stato un calo complessivo del 9%.

Nello specifico, però – nonostante il calo complessivo – alcuni reati diminuiscono, ma altri crescono: «Nessun omicidio volontario, 10 tentati omicidi e 6 omicidi colposi, diminuite del 6% le lesioni volontarie e del 26% le minacce; passate invece da 36 a 40 i casi di denuncia di percorse, da 15 a 22 quelli di violenza sessuale; in flessione del 16% il dato complessivo concernente i furti, con una diminuzione per quelli in esercizi commerciali e per quelli di autovetture in sosta; aumentati invece da 21 a 22 i furti con strappo e da 16 a 20 quelli di mezzi motorizzati a due ruote.

«In calo del 25% il dato complessivo relativo alle rapine, con un decremento di quelle in abitazione e in esercizi commerciali; nessuna rapina in uffici postali, una rapina in banca; passate da 10 a 16 le rapine sulla pubblica via, in regresso le estorsioni e i reati in materia di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile. Invariato il numero dei sequestri di persona, nessuno dei quali con finalità estorsive. In crescita del 27% le truffe e le frodi informatiche, del 37% gli altri delitti informatici. Passate da 1 a 3 le denunce per usura, ridotti da 90 a 24 gli incendi e diminuiti del 6,3% i danneggiamenti.

«Quanto alla criminalità organizzata, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e con il concorso delle altre forze di polizia, è proseguito il costante monitoraggio del territorio, volto di individuare e contrastare tentativi di radicamento in questa provincia di organizzazioni criminali strutturate secondo modelli di tipo mafioso o assimilabili, specie attraverso l’acquisizione di attività produttive e commerciali anche mediante l’esercizio di pratiche corruttive nei riguardi dei soggetti che nell’ambito di amministrazioni pubbliche ricoprono ruoli di rilievo nei settori degli appalti, delle forniture, delle autorizzazioni e delle concession.

«Il consuntivo dell’attività svolta nel 2018 in provincia di L’Aquila da tutte le articolazioni della Polizia di Stato può nelle sue voci essenziali essere sintetizzato come segue: persone identificate 66574, arrestate 231, denunciate 1119, veicoli controllati 51834, sostanze stupefacenti sequestrate kg 4,43, assuntori di stupefacenti segnalati alla prefettura 51. L’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico, con i commissariati di Avezzano e Sulmona, hanno gestito oltre 70.000 chiamate pervenute al 113, che hanno impiegato oltre 5200 equipaggi delle Volanti che hanno effettuato oltre 8500 interventi.

«In materia di ordine e sicurezza pubblica sono state emanate oltre 1600 ordinanze di servizio in relazione a manifestazioni sportive, politiche, sindacali, religiose, culturali e di spettacolo; in materia di Polizia Anticrimine sono stati emessi 147 tra avvisi orali, fogli di via obbligatori, ammonimenti per stalking, ammonimenti per violenza domestica e Daspo. La Squadra Mobile, i commissariati sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di L’Aquila, Avezzano e Sulmona hanno portato a compimento importanti operazioni di polizia giudiziaria, specialmente nel campo della lotta agli stupefacenti e del contrasto a furti e rapine. La Digos, oltre a svolgere la specifica attività informative di prevenzione sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di L’Aquila ed in collaborazione con uffici di Polizia anche di altre regioni, ha svolto speciali indagini che hanno portato all’emissione da parte del GIP di una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un pericoloso miliziano dello stato islamico, nonché alle espulsione dal territorio nazionale con provvedimento del Ministro dell’Interno di altri due soggetti che avevano intrapreso un percorso di radicalizzazione. La Polizia Scientifica ha effettuato circa 2000 operazioni di fotosegnalamento, 165 sopralluoghi, 56 accertamenti sul partite di sostanze stupefacenti; in materia di Polizia amministrativa in tutta la provincia sono stati rilasciati oltre 6000 passaporti ed oltre 1200 licenze di porto di fucile; sono stati inoltre effettuati 128 controlli ad esercizi pubblici e attività soggette a licenza di PS, contestate numerose violazioni amministrative ed eseguiti 8 provvedimenti di sospensione di licenza».

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