Cinema

Nastri d’argento, premiato “C’è tempo” con l’aquilana Simona Molinari

Nastri d'argento: riconoscimento a "C'è tempo" con Simona Molinari alla sua prima esperienza al cinema. Il premio al protagonista, Stefano Fresi.

Ai nastri d’argento vince anche C’è tempo con la cantante e attrice aquilana Simona Molinari.

Parla aquilano uno dei film vincitori del prestigioso Nastro d’Argento; “C’è tempo”  ha conquistato l’ambito premio e nella pellicola c’è la cantante aquilana Simona Molinari, alla sua prima esperienza davanti la macchina da presa.

Il regista è Walter Veltroni, capo fondatore del Partito democratico ed ex segretario; ha presenziato nel capoluogo d’Abruzzo nei mesi scorsi alla riapertura in centro della sede del Pd.

La cerimonia dei riconoscimenti si è tenuta il 28 giugno nella suggestiva cornice del teatro antico di Taormina.

Il film di Veltroni era candidato anche per la miglior colonna sonora di Danilo Rea.

A vincere nello specifico il premio per “C’è tempo”Stefano Fresi, considerato dalla critica e dai tanti estimatori “l’attore del momento”, simpatico e “romanissimo” che ha conseguito altri due nastri per “L’uomo che comprò la luna” di Paolo Zucca e, ancora, per “Ma cosa ci dice il cervello” di Riccardo Milani.

Proprio a Fresi va anche il Premio Manfredi che ricorda ormai da anni il grande Nino sul palco del Teatro Antico di Taormina.

“Stefano è un vero talento. Lo abbiamo scelto quest’anno insieme ai giornalisti cinematografici” ha detto Ermina Manfredi, la moglie di Nino che come di consueto ha consegnato il riconoscimento.

Un artista a tutto tondo che spazia dal teatro al cinema. Fresi ha dimostrato negli ultimi anni una grande versatilità riuscendo a incarnare personaggi diversi e stupendo sempre lo spettatore.

E Simona Molinari nel film interpreta proprio se stessa, una cantante, la sua principale professione che l’ha resa famosa in Italia e anche all’estero, per via della sua voce argentina, del suo timbro eclettico che spazia dal jazz allo swing e che l’ha portata a calcare ripetutamente anche il palcoscenico di Sanremo.

Aveva detto la Molinari all’indomani dell’uscita del film: “ritrovarmi davanti una macchina da presa è stata una bellissima esperienza. Mi sono calata perfettamente in un ruolo che ho sentito molto mio, con un personaggio che ha il mio stesso nome e che non fa nulla di diverso da quello che farei nella vita reale!”.

Un’emozione anche lavorare accanto a Veltroni, “è stato autorevole ma mai autoritario, preparato e umile. Sul set c’è stato tanto rigore ma anche divertimento. Ci ha consigliato delle letture, ci ha regalato dei libri, spronandoci a fare del nostro meglio!”.

“C’è tempo” vede Veltroni al suo settimo progetto come regista e racconta la storia di due fratelli, Giovanni e Stefano, tredicenne e orfano il primo, quarantenne e precario cronico il secondo.

I due fratelli vivono in due città diverse, non si conoscono, ci penserà a un certo punto il destino a metterli “involontariamente” sullo stesso cammino.

Si troveranno a fare un viaggio insieme, a bordo di una cabrio, in un percorso di conoscenza reciproca, tra metafore sulla vita e buoni sentimenti.

E durante questo percorso incontreranno lei, Simona, la cantante pop preferita di Stefano, in tour con la figlia 13enne Francesca.

E sarà proprio lei a far comprendere ai due fratelli il valore di questo legame, a volte difficile ma indissolubile, in un contesto in cui la parentela diventa qualcosa di unico e sorprendente.

L’Aquila per la Molinari è stato il luogo d’adozione, essendo nata a Napoli e nel capoluogo ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della musica.

A 8 anni per la precisione ha iniziato a frequentate la scuola del maestro Sciutto, la Ars Musicalis che si trovava a piazza San Biagio. Ha proseguito con gli studi al conservatorio “Casella”, dove ha studiato musica classica.

Lo studio del jazz l’ha portata invece a Roma, a Napoli invece ha perfezionato la sua passione per musica leggera.

Sei i cd all’attivo, un numero considerevole di singoli e una serie di collaborazioni importanti con artisti del calibro di Ornella Vanoni, con cui ha inciso un disco, Andrea BocelliPeter CincottiGilberto GillMassimo Ranieri.

La consacrazione vera è avvenuta nel 2009 una manciata di giorni prima del terremoto del 6 aprile sul teatro dell’Ariston, dove arrivò seconda, con la canzone “Egocentrica”.

Poco dopo il terremoto ha registrato un singolo con il pianista classico Nazzareno Carusi, “Ninna nanna”, venduto in allegato al quotidiano Libero, con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma

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