Eccellenze d'abruzzo

Mauro Colagreco, è abruzzese lo chef “migliore del mondo”

Mauro Colagreco è lo chef originario di Guardiagrele ma con il cuore argentino, incoronato "il migliore del mondo".

Ha origini abruzzesi Mauro Colagreco, lo chef il vincitore dei 50 Best Restaurants.

Una prestigiosa classifica scelta da una giuria di 1000 esperti che selezionano le migliori tavole di tutto il mondo.

Colagreco è stato acclamato durante la premiazione che si è tenuta a Singapore.

Prende il posto dello chef italiano Massimo Bottura che, per regolamento, non poteva essere nuovamente in gara ed è entrato con gli altri vincitori delle passate edizioni nella speciale lista “Best of the best”.

“Questo riconoscimento da parte dei miei stimati colleghi è un grande onore, riconosce il percorso della mia vita dall’Argentina alla Riviera, che mi ha accolto così calorosamente 19 anni fa – ha dichiarato Colagreco – Sono felicissimo di riportare questo premio in Francia”.

Lo chef “migliore del mondo”, classe 1976, è nato a La Plata, in Argentina, nonostante gli occhi e lo sguardo da tanguero consumato, le origini della sua famiglia partono da Guardiagrele, in provincia di Chieti, da dove i suoi nonni partirono per cercare fortuna “nelle Americhe”.

Si trasferì in Francia nel 2001 per iniziare la gavetta da una vera leggenda della cucina francese, Bernard Loiseau, professionista morto suicida nel 2003, pare a causa di un possibile declassamento da parte della Guida Michelin.

Dopo l’esperienza con Loiseau, Colagreco passa da una leggenda all’altra, diventando “sous chef” di Alain Passard e lavorando a fianco di Alain Ducasse all’Hotel Palza Athénée.

Nel 2006, infine, Colagreco si stabilisce a Mentone dove apre il suo Mirazur, in un pittoresco edificio retrò anni’30.

Nello stesso anno riceve il premio come “Rivelazione dell’Anno” dalla guida Gault & Millau e l’anno dopo arriva la prima stella Michelin.

Nel 2009 entra per la prima volta nella 50 Best Restaurant, e quello stesso anno viene nominato “chef dell’anno” dalla guida Gault & Millau.

La seconda stella arriva nel 2012, la terza nel 2019. Colagreco è il primo tristellato non francese in Francia.

Nella prestigiosa competizione al secondo posto c’è Noma di Copenaghen di Rene Redzepi e al terzo posto la Spagna con Asador Extebarri.

Ottima performance anche per Riccardo Camanini premiato con il “One to watch award” ovvero il ristorante da tenere in considerazione.

Tra i primi 50 al mondo, gli italiani sono guidati Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba (Cuneo) al 28/o posto e al 31/o ci sono i fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo con Le Calandre a Rubano (Padova).

Miglior chef donna 2019 è Daniela Sotto Hines, origini messicane per la chef che ha conquistato New York.

Miglior Pastry chef un’altra donna, la francese Jessica Préalpato che lavora con Alain Ducasse.