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Salute, L’Aquila fra le province italiane dove il tumore fa più vittime

Quanto è "sana" la città dell'Aquila? Il Sole 24 Ore ha stilato l'Indice della salute 2019. L'Aquila è al 59esimo posto, preoccupa l'incidenza dei tumori sulla mortalità.

L’Aquila città sana? La risposta arriva dalla classifica Indice della Salute 2019, del Sole 24 Ore.

59esimo posto su 107 province italiane, ma preoccupa l’incidenza dei tumori sulla mortalità.

Una graduatoria stilata in base all’incrocio di ben 12 indicatori, che hanno incoronato Bolzano città più “sana” d’Italia. L’Abruzzo è sul podio, con Pescara, che si classifica seconda nell’indice della salute. Tra i dati presi in considerazione per l’elaborazione della speciale classifica, l’incidenza delle malattie sul territorio preso ad esame, così come la possibilità di curarle attraverso i farmaci o, ancora, l’accesso alle cure e la disponibilità di personale specializzato per la cura in questione.

Guardando ai dati nazionali se Bolzano domina la graduatoria, Rieti, con i suoi 328 punti totalizzati, ottiene la maglia nera.

L’Aquila, poco più in basso di metà classifica, fa registrare un punteggio totale di 479 punti, terza tra le province abruzzesi, con Chieti al 44esimo posto e Teramo in 82esima posizione.

Se il piazzamento del capoluogo d’Abruzzo non sembra scoraggiante, il dato che salta all’occhio e che desta preoccupazione è quello relativo all’incidenza dei tumori sulla mortalità, calcolato nell’arco di tempo 2010-2016. Secondo i dati raccolti L’Aquila si piazza al 94esimo posto, vale a dire tra le città in cui, rispetto alle altre province italiane, i tumori sono più spesso causa di morte.

Dati non positivi anche sul fronte del numero di infarti miocardici che portano al decesso: con il piazzamento all’86esima casella della classifica, infatti, L’Aquila si posiziona tra le province in cui gli infarti acuti si rivelano frequentemente letali.

Indice Salute 2019, indicatori analizzati per la classifica finale

Nella classifica generale sull’Indice della Salute 2019, delle 107 province italiane, i dati finali ottenuti sono il risultato della media dei punteggi ricavati dai diversi territori, nei rispettivi singoli indicatori. Oltre alla mortalità per tumore e alla mortalità per infarti miocardici, sono stati presi ad esame i dati relativi a: tasso di mortalità (standardizzato su 10mila abitanti), in cui L’Aquila ottiene un buon 14esimo posto; aumento speranza di vita, 35esimo posto; consumo di farmaci per asma e broncopolmonite, un 63esimo posto a significare un consumo consistente; consumo di farmaci per diabete, un buon 28esimo posto; consumo di farmaci per ipertensione, 61esima posizione. Poi il numero di medici di base ogni 1000 abitanti, che vede L’Aquila, con l’1,01 classificarsi ad un buon 28esimo posto in graduatoria, anche se ultima tra le province d’Abruzzo; il numero di pediatri, calcolato sempre ogni 1000 abitanti, in cui L’Aquila si piazza solo 70esima; il numero dei geriatri, che vede il capoluogo sorridere al 24esimo posto, la ricettività ospedaliera, ovvero il numero dei residenti dimesso nella regione vede L’Aquila al quarto posto, con una percentuale del 5,24, infine e in correlazione, l’emigrazione ospedaliera vede L’Aquila al penultimo posto in classifica, si registra il 26,52 % di pazienti che scelgono ospedali fuori regione o che si trovano costretti a spostarsi per mancanza di posti, davanti solo a Isernia.

Per la classifica dell’Indice della Salute 2019 e gli indicatori analizzati è possibile consultare il Sole 24 Ore

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