Musica e decennale

L’Aquila, in uscita Macerie: il singolo di Laura Ciriaco a dieci anni dal sisma

Uscirà il 6 aprile Macerie, nuovo singolo della cantautrice abruzzese Laura Ciriaco. «Canto la forza degli aquilani e degli abruzzesi»

Macerie, una canzone per raccontare il coraggio di un Abruzzo forte, dell’Aquila e degli aquilani, a dieci anni dal sisma. È il nuovo singolo dell’abruzzese Laura Ciriaco, in uscita il 6 aprile.

Il brano, scritto a sei mani, sarà lanciato in radio e digital download sabato. Nato per caso, da un’artista abruzzese, originaria di Fagnano, o meglio di Corbellino.

Laura, assieme a Stefano Paviani e Andrea Tripodi, coautori del singolo, era seduta sulle scale di un’abitazione a Pescara (la città in cui è cresciuta ndr) quando tutto iniziò. «Sullo sfondo delle note del pianoforte suonato da Stefano, un giorno qualunque, parlavamo delle nostre esperienze di vita e nella lista delle più brutte non potevo non citare il sisma del 6 aprile, che ha portato via con sé la mia migliore amica e sua mamma. Alla domanda di Stefano: “Vuoi che lo raccontiamo?”, io ho risposto di getto, mi sono detta: “Perché no?”».

La musica che nasce dal dolore, ma soprattutto dalla voglia di cantare un Abruzo in modo nuovo e inedito. Lo spiega la stessa Laura Ciriaco: «Il mio non è un brano triste. L’obiettivo alla base della canzone non è quello di sottolineare i contorni di una tragedia già di per sé enorme. La mia volontà è stata trasportare, nel linguaggio della musica, quell’immagine di forza che contraddistingue l’Abruzzo. Io, ad esempio – continua Laura – da qualche anno vivo a Milano e anche qui in Lombardia l’idea che si ha degli aquilani e degli abruzzesi, in generale, è quella di gente coraggiosa, che ha fatto della resilienza la sua forza più grande».

Il brano è composto di suoni che richiamano la natura, la terra e l’aria. Una natura all’interno della quale si inscrive la presenza dell’uomo, in armonie riviste in chiave elettro-pop e sarà, poi, parte del primo album della cantautrice abruzzese. Il videoclip è stato girato proprio tra L’Aquila, nei luoghi simbolo della città, e Fagnano Alto.

Macerie, la forza cantata da Laura Ciriaco, scampata al terremoto dell’Aquila.

Laura Ciriaco studiava all’Aquila quando il sisma, la notte del 6 aprile 2009, buttò giù una città intera e non solo. Faceva la spola, in realtà, tra L’Aquila – o meglio il paese dei suoi nonni, Corbellino, a Fagnano Alto – e Pescara, dove viveva. Ogni estate Corbellino era la sua meta prediletta, per passare le vacanze della stagione calda con i nonni e gli amici di sempre, nei posti del cuore. «Andai via dall’Aquila proprio la sera del 5 aprile, per festeggiare il compleanno di mio padre. Poche ore dopo, di notte, la scossa. La sentii, anche a Pescara, rischiai di rompermi un piede nel tentativo di mettermi al riparo», racconta Laura. «Io mi reputo molto fortunata – continua – i miei nonni riuscirono a mettersi al sicuro, la loro abitazione non subì ingenti danni».

Il sisma, però, cambiò la vita di Laura, portandole via la sua migliore amica, Alessia Di Paquale, e sua mamma. «Il mio primo pensiero quando ho scritto il pezzo è andato a lei, con la quale ho condiviso tanto, ma alla base del brano c’è la dedica a tutti coloro che hanno vissuto il terremoto, che ne portano dentro i segni, ma che ogni giorno vanno avanti con dignità e coraggio».

Macerie, cosa c’è prima: gli inizi e la carriera

Laura Ciriaco ha iniziato a suonare il pianoforte a soli 4 anni e all’età di 11 anni è entrata in Conservatorio. La svolta è giunta con la partecipazione al Premio Mia Martini, nel 2005. Poi l’Accademia MAS Music Art and Show di Milano e il relativo diploma di Performing Arts, fino alla conquista del Premio Mogol nel 2009, per il miglior testo con un brano inedito. Dopo un tour in Italia come corista gospel, la partecipazione a The Voice of Italy, arrivando in semifinale, e a Sanremo Giovani, fino alla finale. Ora il ritorno con un nuovo singolo, che parte, in un certo senso, proprio dall’Aquila. Il 6 aprile, nel decennale del sisma, la cantautrice sarà a Fagnano, per prendere parte alle celebrazioni nel giorno della memoria.

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