Ricostruzione

Vito Crimi al Convegno Ance Giovani: il punto su ricostruzione e nuovo testo unico

Presente al convegno Ance Giovani all'Aquila, il Sottosegretario Vito Crimi ha parlato di ricostruzione, tra testo unico e i 10 milioni al Comune dell'Aquila.

Dal testo unico sulla ricostruzione alla necessità di fare il punto su risorse e priorità. Vito Crimi, oggi a L’Aquila, ha parlato a 360gradi del futuro scenario normativo sulla ricostruzione.

«A breve uscirà il decreto sull’emergenza dell’area etnea, insieme allo sblocca cantieri. Lavorare a questi primi interventi è stata l’occasione per mettere mano a tutte le norme e capire quali sono quelle positive, da replicare. Un esercizio di pratica per la realizzazione di un testo unico di leggi sulla ricostruzione».

Presente all’Aquila per il convegno nazionale Ance giovani, il Sottosegretario alla Ricostruzione Vito Crimi, non si è sottratto alla stampa.

«Il testo unico sarà un documento che porterà una programmazione chiara e definita. Quello che cambia è che dopo un qualsiasi evento calamitoso, non esclusivamente sismico, già il giorno successivo, tutti sapranno quello che succederà, senza attendere norme ad hoc o il modello da applicare in base al governo competente per il territorio interessato». Un concetto, questo, che il sottosegretario Crimi specifica attraverso un esempio pratico: «Oggi per poter sistemare determinate norme occorre visionare e prendere in considerazione tutte le leggi che riguardano ed hanno riguardato ogni singolo terremoto. Voglio aggiustare qualcosa? Devo ripercorrere le leggi del terremoto 2009, del sisma del 2016, dell’ultimo evento sismico di Ischia nel 2018, in un vero e proprio processo di allineamento di un complesso ambito normativo. Con il testo unico non sarà più necessario ricorrere a tutto questo».

Vito Crimi si è, poi, soffermato sui 10 milioni di euro, destinati dal Governo al bilancio del Comune dell’Aquila, il cui momentaneo mancato arrivo era stato additato dal sindaco Biondi, come concausa delle proprie dimissioni. «I dieci milioni c’erano e ci sono sempre stati. Questi dieci milioni sono un contributo per minori entrate che è stato negli anni gradualmente ridotto. Ogni anno si è applicata una riduzione di 2 milioni, ma quest’anno abbiamo deciso, anche alla luce delle indicazioni fornite dal Comune, di confermare la cifra di dieci milioni del 2018. Già questo dovrebbe essere un elemento di valutazione positivo. Bisogna, però, attivarsi per risollevare il bilancio del Comune».

Infine, la possibilità di una nuova proroga sull’utilizzo dei fondi restanti per la ricostruzione, una scadenza già precedentemente prorogata dal 2015 al 2020. «Presto per dirlo. Cominceremo, innanzitutto a sederci intorno a un tavolo, assieme a tutti i soggetti coinvolti – conclude Crimi – per capire cosa è rimasto. Una volta chiarito cosa è effettivamente rimasto, si elaborerà una progettazione definitiva, con delle scadenze ben precise».

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