L'aquila

Roberto Junior Silveri nel gruppo misto: “Questa Giunta non mi rappresenta”

La delusione di Roberto Junior Silveri che lascia Insieme per L'Aquila ed entra nel gruppo misto: "La crisi di maggioranza c'era, c'è e sarà sempre più forte".

Il consigliere comunale Roberto Junior Silveri si dimette da capogruppo di Insieme per L’Aquila ed entra nel gruppo misto: «Valuterò provvedimento per provvedimento».

Nessuna uscita dalla maggioranza per il consigliere comunale Roberto Junior Silveri, ma un’attenta valutazione dei provvedimenti di una Giunta giudicata «autorevole», ma che «non mi rappresenta». Come previsto nella giornata di ieri, il consigliere si è dimesso da capogruppo di Insieme per L’Aquila, per «non influenzare» i colleghi, ed entrerà nel gruppo misto. Questo, in sostanza, il contenuto della conferenza stampa, dopo il rimpasto di Giunta risultato piuttosto indigesto. Ma non tanto da dover prefigurare un abbandono della maggioranza.

In una città “normale”, in un momento “normale”, qualunque rimpasto di Giunta che esclude un gruppo consiliare di ben 5 persone (per non contare gli altri scontenti), sarebbe terminato con la caduta dell’amministrazione comunale. Ma L’Aquila, a causa delle tristi vicende legate al terremoto, non è una città “normale”, soprattutto nel decennale, un momento in cui nessuno (e probabilmente questo il sindaco lo sa) si prenderebbe la responsabilità di far cadere l’amministrazione, mettendo in mano a un Commissario il decennale. «È una buona chiave di lettura, può darsi» ha detto Silveri nella conferenza stampa di oggi, senza nascondere la delusione per le vicende del rimpasto.

«Questa Giunta non mi rappresenta, in quanto io, come espressione della maggioranza, non ho avuto la possibilità di poter incidere, nonostante come Insieme per L’Aquila abbiamo data ampia disponibilità a indicare esponenti di Giunta, sia politici che tecnici. Questa è una Giunta calata dall’alto e questa è una cosa che fa riflettere: mi sono candidato a giugno 2017 insieme ad una squadra spinta dalla voglia di andare a liberare la città, per un’amministrazione che dal basso assicurasse dignità a tutti i cittadini inascoltati dal Sire Cialente. Invece adesso sono arrivate le decisioni calate dall’alto».

Per quanto riguarda il percorso politico che ha portato alla formazione della nuova Giunta e alle conseguenti dimissioni da capogruppo, Silveri spiega: «La scelta è maturata nell’ultima settimana, con il sindaco che aveva cominciato ad essere sfuggente, non potevo immaginare di leggere i nomi da una conferenza stampa, e questa cosa non agevola la crisi di maggioranza che stiamo vivendo. Una crisi che c’era, c’è e sarà ancora più forte. Io ho dato tutto me stesso alla maggioranza e al sindaco e so che anche altri sono molto delusi. Da oggi inizio un percorso coraggioso, da solo, che guarda soltanto agli interessi della città. Se accettiamo il metodo “dei tecnici” significa accettare che tutte quelle scelte strategiche che riguarderanno il futuro della città verranno prese da uomini e donne che non rappresentano scelte politiche». Ovviamente non vale per tutti: «Solo la Lega e L’Aquila Futura (e FdI, ndr) hanno espressioni dei partiti, gli altri sono stati commissariati». Per questo, «per me gli assessori del Comune dell’Aquila sono Carla Mannetti, Ferella, Taranta, Bignotti, Raffaele Daniele, gli altri sono consulenti tecnici».

Per quanto riguarda i riferimenti politici, Silveri ha assicurato che i rapporti con Raffaele Fitto e soprattutto con Guido Liris non sono in discussione: «I rapporti istituzionali e personali proseguono normalmente, d’altra parte non abbiamo mai chiesto a nessuno di farci da babysitter».

Da annotare, infine, la stoccata a Roberto Tinari: «Spero torni presto a fare il Presidente del Consiglio, sono mesi che i lavori sono fermi».

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