Ricostruzione

Torna alla luce la Bottega d’Arte Abruzzese, un altro gioiello riconsegnato alla città

La ricostruzione dona a L'Aquila un nuovo gioiello, questa volta le porte si aprono nel civico 138 in Corso Vittorio Emanuele in centro storico

Centro Storico dell’Aquila, torna alla luce un altro significativo tassello in Corso Vittorio Emanuele

Verrà presentato alla città Mercoledì 6 marzo, alle ore 18.00 in Corso Vittorio Emanuele 138, il restauro dell’aggregato edilizio composto da tre corpi di fabbrica, nell’ambito del piano di ricostruzione del centro storico dell’Aquila. Si tratta di un tassello identitario, di significativo valore storico-artistico, espressione del cosiddetto tessuto edilizio minore, che conforma la gran parte del centro storico cittadino. Il primo edificio sottoposto a tutela dal Mibac è l’antica sede della “Bottega d’arte abruzzese” (1928), ma anche della “Federazione Autonoma delle Comunità Artigiane” e del “Comitato Piccole Industrie per la Provincia di Aquila” (1926). La Bottega d’arte abruzzese era pensata come una mostra a carattere permanente con lo scopo di valorizzare la produzione di artigianato artistico abruzzese. Il progetto di riconfigurazione dell’edificio di impianto quattrocentesco (di cui restano l’arco in pietra e le due cornici delle finestre del primo ordine) fu redatto dall’Arch. Mario Gioia, con la ricomposizione della facciata nelle forme attuali e l’inserimento di un secondo ordine con bifore in stucco, così come i due portali d’ingresso. Di interesse anche l’apparato decorativo in ferro battuto sulla facciata, il raffinato soffitto in legno lavorato ad incisione nel vano al piano terra della bottega e il pannello di maioliche, che funge da insegna, realizzato dalla “Maiolica Polci” di Pescara su disegno del pittore Domenico Cifani (1884 – 1942). Gli stucchi degli elementi architettonici della facciata e i ferri battuti furono prodotti da maestri e allievi, all’interno della “Scuola arti e mestieri” dell’Aquila, erede della omonima scuola (1882) diretta da Teofilo Patini (1840-1906). Il secondo corpo di fabbrica è un palazzetto borghese, databile nella seconda metà del XIX secolo, con negozi al piano terra, appartamenti e piano nobile caratterizzato da una maggiore altezza interpiano con volte decorate. Il terzo è una piccola casina delle delizie ubicata sul retro, in fondo alla corte interna, che in origine faceva parte del complesso del contiguo Palazzo Carli Benedetti (XV – XVIII sec). Si tratta di un ambiente voltato, privo di finestre, ma con una sorprendente decorazione a pittura di giardino, che ricomprende elementi floreali e uccelli. Un modello che, pur nelle dimensioni contenute, rimanda ad un’ampia e costante tradizione figurativa, a partire dall’antichità classica romana. L’intervento realizzato ha riguardato il consolidamento con miglioramento sismico, il restauro architettonico, il restauro degli apparati decorativi interni e di facciata.

 

PRESIDENTE DEL CONSORZIO Ing. Alberto Carlomaria Bacigalupi

IMPRESA AFFIDATARIA CME Consorzio Impreditori Edili Soc. Coop.

IMPRESA ESECUTRICE SM Costruzioni L’Aquila s.r.l.

COORDINATORE STAFF TECNICO Prof. Mario Centofanti

PROGETTO E D.L. ARCHITETTONICO Prof. Mario Centofanti, Arch. Cristina Brusaporci, Ing. Claudia Ciocca (collaboratore), Arch. Federica Tresca (collaboratore), Ing. Gianluca Serchia (collaboratore)

PROGETTO E D.L. STRUTTURE Prof. Gianfranco Ruggieri, Ing. Valentina Di Sciullo (collaboratore), Ing. Carlo Zordan (collaboratore) PROGETTO E D.L. IMPIANTI Ing. Paolo Paolucci

COORDINATORE DELLA SICUREZZA Arch. Cristina Brusaporci

PER IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI, SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO (MIBAC SABAP) L’AQUILA

Arch. Maria Alessandra Vittorini, Soprintendente

Arch. Antonio Di Stefano, Responsabile di Zona

Dr. ssa Biancamaria Colasacco, Storica dell’Arte

Bottega d’Arte Abruzzese

 

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