Protezione civile tra i banchi

Le buone pratiche della Protezione Civile all’istituto Maritain

La psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto Chiara Gioia, in stretta sinergia con il Presidente della P.I.V.E.C. Thomas Malatesta, ha strutturato un corso in tre incontri. Alla fine di questo ciclo di incontri, gli alunni riceveranno la certificazione dell'impegno profuso.

In questi giorni presso l’Istituto “J. Maritain” dell’Aquila si sta svolgendo il “Corso Base di Protezione Civile” volto a sensibilizzare gli alunni in merito alle buone pratiche di protezione civile.

L’Istituto Scolastico, che si occupa del recupero anni scolastici e di numerose altre attività, in collaborazione con l’associazione P.I.V.E.C. (Pronto Intervento Volontari Emergenze Civili), ha concretizzato questo progetto con i propri studenti.

La psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto Chiara Gioia, in stretta sinergia con il Presidente della P.I.V.E.C. Thomas Malatesta, ha strutturato il corso in tre incontri, attraverso i quali i ragazzi capiranno appieno l’importanza specie in una città come il capoluogo d’Abruzzo, del non farsi trovare impreparati in situazioni difficili e pericolose quali terremoti, nevicate di grande intensità, alluvioni e tutti gli eventi che possono richiedere l’intervento delle squadre di protezione civile.

Le buone pratiche della Protezione Civile all'istituto Maritain

Gli incontri in questione sono stati suddivisi in tre parti: le prime due all’interno delle mura scolastiche, la terza e ultima nella sede operativa della P.I.V.E.C. – sita in via di Specchio, nella frazione aquilana di Sant’Elia – dove gli alunni potranno conoscere più da vicino le attività svolte sia nella quotidianità sia in condizioni di emergenza dai volontari.

Alla fine di questo ciclo di incontri, gli alunni riceveranno un attestato che certificherà la loro partecipazione al corso e l’impegno profuso durante il suo svolgimento.

Le buone pratiche della Protezione Civile all'istituto Maritain

 

«Per diffondere la cultura della prevenzione c’è bisogno di portare la protezione civile tra le persone – ha dichiarato Malatesta -: soprattutto nella fase di prevenzione… quale migliore occasione che farlo nelle scuole, dove tra i banchi siedono le nuove generazioni di cittadini? La protezione civile non dev’essere intesa come una “materia”, ma come uno stile di vita, che appreso nella giusta maniera può aiutare gli altri e se stessi.»

«Si tratta di un’iniziativa di grande importanza formativa – continua il prof. Andrea Geroni – che ha visto i ragazzi estremamente coinvolti. Crediamo che sensibilizzare gli alunni su queste tematiche sia fondamentale per creare cittadini di domani consapevoli e maturi.»

Infine, ha concluso la dott.ssa Chiara Gioia: «Gli obiettivi principali di tale progetto sono finalizzati a contribuire alla tutela del territorio, a stimolare la sensibilità e la consapevolezza dei più giovani in merito al senso civico nonché fornire un’ampia e dettagliata conoscenza delle svariate attività della protezione civile, come strumento volto alla sicurezza della collettività. Il nostro plauso, in qualità di Docenti, va anche a Iacopo Ianni, che si è dedicato con impegno e costanza, nella realizzazione del progetto.»

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