Politica

Legnini, la partita delle regionali è aperta

Giovanni Legnini alla Pausa Caffé del Capoluogo.it. La partita delle elezioni regionali: Una battaglia da condurre controvento, ma il clima sta cambiando.

Pausa Caffé con Giovanni Legnini, che sabato ufficializzerà la candidatura alla presidenza della Regione Abruzzo.

Dai primi passi nella politica al Csm, fino alla scelta di rimettersi in discussione con la candidatura alle elezioni 2019, Giovanni Legnini si racconta al microfono del direttore del Capoluogo.it, Roberta Galeotti.

«Non è un mistero che la scelta di candidarmi – ha dichiarato Legnini – sia stata sofferta, sono stato indeciso non per questioni di “comodità” personale, ma perché l’ultima esperienza, quella al Csm, ha impresso in me un’attitudine all’indipendenza, a cui tengo molto. Aver svolto un’esperienza istituzionale così importante costituiva per me un freno a rimettermi in gioco. Alla fine, dopo una approfondita riflessione e considerando le numerose sollecitazioni non solo provenienti dal centrosinistra, ma anche dalla società civile, dal mondo dell’impresa, delle istituzioni e delle professioni, e infine anche dall’inedito appello di 162 sindaci, di cui 10 vicesindaci, in rappresentanza delle rispettive aministrazioni, per me è stato impossibile dire no».

Quindi Legnini in corsa per la presidenza della Regione Abruzzo, in una campagna elettorale che fino a poco tempo fa sembrava proibitiva per il centrosinistra e i movimenti civici: «Sono consapevole del fatto che questa è una battaglia che si conduce “controvento“, nella speranza che questo vento si attenui e mi sembra che quello che sta avvenendo su scala nazionale anche in ambito locale stia portando a una forte attenuazione in questo senso, rendendo più agevole un percorso, il mio e dei tanti che mi sosterranno, che appariva arduo e temerario. Non spetta a me dire se la mia candidatura che sabato ufficializzerò abbia riaperto la partita che sembrava limitata a due, ma si tratta di una partita che può essere giocata a tre. Mi auguro che la mia candidatura serva a elevare la qualità del confronto, farò la mia parte affinché questo accada».