Il caso

Forza Italia, si ribellano anche i giovani

Anche i giovani di Forza Italia sul piede di guerra contro Martino e Pagano: dimissioni in blocco a sostegno dell'amministrazione comunale aquilana.

Dopo lo svuotamento del gruppo consigliare di Forza Italia, con la formazione di Insieme per L’Aquila, nuovo scossone nel partito di Berlusconi commissariato in città da Antonio Martino: dimissioni in blocco del movimento giovanile.

Nuova grana per il commissario cittadino Antonio Martino e per il coordinatore regionale Nazario Pagano, dopo le aspre polemiche di questi giorni: anche il movimento giovanile prende le distanze dai vertici locali e regionali in appoggio al sindaco Biondi con una mossa pesantissima: dimissioni in blocco.

«La voglia di fare politica da giovani – scrive l’ormai ex coordinatore di Forza Italia Giovani L’Aquila, Carlo-Ferdinando de Nardis – è guidata dal desiderio di realizzare cose belle e cose grandi per la propria comunità e per la propria Patria. È un anelito a condividere e ad amplificare valori che sentiamo come guide per un futuro migliore. Il partito è importante quando diventa mezzo per incanalare questa visione e questi valori con molte altre persone che li condividono. Oggi però, visti gli ultimi accadimenti politici locali e regionali, dopo che già da tempo il partito Forza Italia, anche nella sua dimensione giovanile, pretendeva di dettare condizioni e porre paletti talvolta irricevibili, come espulsioni e censure ideologiche, io, Carlo-Ferdinando de Nardis, già coordinatore di Forza Italia Giovani L’Aquila, insieme alla totalità dei giovani militanti locali del partito, comunichiamo le nostre dimissioni, in blocco, dal movimento giovanile. Vogliamo abbracciare un percorso che possa essere per tutti noi realmente significativo, e dunque abbiamo già cominciato a lavorare alla nascita di una realtà politica giovanile che non debba rispondere a diktat partitici, che offra un percorso in linea con i nostri valori e le nostre aspirazioni. Comune è stato il sentire della necessità di proseguire un’esperienza di crescita politica nel terreno del reale rendersi attivi per la città e per il territorio, rinunciando all’attuale autoreferenzialità dell’ambiente partitico, ma conservando una continuità di intenti e di volontà nel formare una vera classe dirigente giovanile. In questo, trasformando nella forma, più che nel contenuto, un percorso che va avanti da anni e che ha portato a valorizzare numerosi giovani in consiglio comunale, in consigli territoriali, in organi accademici e istituzionali anche nazionali, e per il quale ringrazio tutti coloro che ne hanno preso parte, e che ne hanno detenuto la guida prima di me. In questo modo contiamo di ritrovare quell’entusiasmo che si era offuscato, coinvolgendo anche chi voglia trovare una dimensione attiva, politica e poietica della propria aquilanità. In ogni caso, manteniamo solidamente il proposito di essere di sostegno, di proposta e di stimolo all’azione dell’amministrazione, con tutta la libertà e la nobile irruenza della nostra gioventù».

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