La polemica

CasaPound, l’inutile guerra dei manifesti abusivi

A poche ore dalla rimozione, tornano i manifesti abusivi di CasaPound. Una "guerra" che non serve a nessuno.

A poche ore dalla rimozione, tornano i manifesti abusivi di CasaPound. La polemica a colpi di manifesto abusivo che non è utile a nessuno, se non alla visibilità politica di qualcuno.

“Basta feccia”, questo il messaggio che gli attivisti di CasaPound hanno voluto affidare ai noti manifesti abusivi oggetto di polemica con gli attivisti di sinistra che hanno sollecitato l’amministrazione comunale a rimuoverli. A poche ore dalla rimozione, però, i manifesti sono rispuntati nuovamente. Il messaggio, sempre lo stesso.

manifesti rimossi

CasaPound e i manifesti abusivi, l’inutile polemica.

CasaPound attacca i manifesti “contro la feccia”, Sinistra Italiana risponde chiedendone la rimozione e polemizzando su principi antifascisti. Casapound li rimette allo stesso posto. Un “dibattito politico” piuttosto inutile e infantile, che non porta altro che alla conferma di posizioni risapute.

Nel frattempo, si spendono soldi per i manifesti, si spendono ore di lavoro degli addetti comunali che potrebbero essere impiegate in attività più utili alla collettività, per una polemica politica che non sposta di un millimetro i problemi della città e dell’Italia, ma che danno quei due minuti di visibilità alle parti politiche coinvolte. Ne vale la pena? Contro il “razzismo al contrario”, Casapound potrebbe decidere di accrescere il fondo di beneficienza, dando per scontato che ce l’abbia, (magari rigorosamente per soli italiani da 15 generazioni) con i soldi utilizzati per un’attività illecita. Il paradosso, infatti, è che il movimento di estrema destra dice “basta feccia”, presumibilmente intendendo basta all’immigrazione irregolare e ai reati ad essa connessi, attraverso l’illecito dell’affissione abusiva di manifesti, tant’è che gli esponenti di Sinistra Italiana questa mattina hanno inviato un esposto a polizia locale e Questura. Altre risorse che saranno impegnate sul nulla.