Ufficio scolastico

Navelli, ‘Pericolosi tagli alle scuole’

«Ridurre i servizi nelle zone interne è una scelta irrazionale che non tiene conto degli sforzi fatti negli ultimi anni. In particolare - afferma Paolo Federico -, tagliando le classi scolastiche si creano i presupposti per dare il colpo definitivo a tanti paesi alle prese con problemi di spopolamento».

Tagli alle scuole scelta irrazionale e pericolosa.

“No alla riduzione dei servizi nei piccoli comuni”.

È Paolo Federico, sindaco di Navelli e commissario della comunità montana Montagna di L’Aquila ad alzare il disco rosso sulla recente scelta dell’Ufficio Scolastico Provinciale, che vuole ridurre le classi delle scuole nei piccoli comuni interni, tra cui Barisciano (scuola secondaria di 1°grado) ma anche di alcune scuole primarie, o accorparle in pluriclasse in deroga al D.P.R. n° 81 del 2009 che
definisce le pluriclasse come segue “Le pluriclassi sono costituite da non meno di 8 e non più di 18 alunni” .

«Ridurre i servizi nelle zone interne è una scelta irrazionale che non tiene conto degli sforzi fatti negli ultimi anni. In particolare – afferma Paolo Federico -, tagliando le classi scolastiche si creano i presupposti per dare il colpo definitivo a tanti paesi alle prese con problemi di spopolamento».

Il riferimento è alla possibilità concreta che con la riduzione delle classi, si arrivi a costringere le famiglie a lasciare i paesi per facilitare la frequenza della scuola, magari in centri più grandi e non interessati dai tagli.

«Insieme agli altri sindaci- aggiunge – crediamo che le scelte messe in atto dall’ufficio scolastico provinciale, vadano rifiutate con forza. Anzi, è necessario chiedere maggiori sforzi a favore dei plessi scolastici dei piccoli comuni che, al contrario, possono essere, e sono, una valida alternativa al trasferimento in città sempre più congestionate e con una non sempre soddisfacente qualità della vita. Come amministratori – conclude – stiamo lavorando tanto affinché i servizi sociali, sanitari e di mobilità possano essere garantiti nel migliore modo possibile su tutto il territorio regionale, al contrario, però, proprio sulla scuola, si fanno scelte che non vanno a favore del territorio. Chiediamo che si ponga fine ad un processo di urbanizzazione forzata e si torni a rispettare i diritti anche dei cittadini dei piccoli comuni».

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