Carrefour e i presunti casi di mobbing fanno discutere ancora. Sull’argomento interviene Maria Sarsale dei Cobas del Lavoro privato.
“Come organizzazione sindacale registriamo un dato molto preoccupante ed allarmante nei Carrefour dell’Aquila. Sicuramente non sono luoghi sereni di lavoro se in meno di tre settimane 2 lavoratori vengono portati via in ambulanza, in stato di ansia aggravata e panico; se in un anno altri due dipendenti sono stati licenziati e hanno impugnato questi licenziamenti in quanto contengono elementi illegittimi; se un anno fa un dipendente, Franco Eleuteri, si è suicidato e la Magistratura sta indagando per presunto mobbing sul luogo di lavoro; se altri dipendenti sono seguiti dal centro anti mobbing; e altri invece al colmo dell’esasperazione stanno lasciando il lavoro.
Insomma il clima di terrore e sospetto è palpabile entrando in quei supermercati, e parlando con i lavoratori. Cosa accade li? Come Cobas ce lo stiamo chiedendo e stiamo cercando di superare il muro di reticenze e paure degli stessi lavoratori, ma non è facile.
C’è omertà e terrore. Mi rendo conto che parlare di mobbing, o presunto tale, e di omertà ci fa camminare su un terreno scivoloso legalmente, ma i fatti parlano più delle definizioni”.