Dillo al capoluogo

Sassa, scuola abbandonata al degrado

Prato distrutto dai lavori del Comune che non sono mai stati portati a termine, la denuncia dei rappresentanti dei genitori della scuola di Sassa.

La denuncia dei rappresentanti dei genitori della scuola materna ed elementare di Sassa: «Situazione di totale abbandono e disinteresse».

«In qualità di rappresentanti dei genitori della scuola materna ed elementare di Sassa, scuola facente parte del circolo Rodari e ubicata nel MUSP, come tante altre scuole de L’Aquila da dopo il terremoto, a Pagliare di Sassa, – si legge nella nota inviata a #dilloalcapoluogo – volevamo denunciare la situazione di totale abbandono e disinteresse verso di noi come genitori e, soprattutto, verso i nostri bimbi da parte del Comune.

Scuola abbandonata, ritardi nei lavori per il prato.

«Da tempo – proseguono i genitori – abbiamo fatto, sia noi che la Dirigente, la richiesta che venga ripristinato il prato esterno e interno, quest’ultimo usato dalle sezioni della materna come “valvola di sfogo”, quando le temperature all’interno del MUSP raggiungono livelli troppo elevati. Prato che era presente fino a Settembre dello scorso anno, ma completamente distrutto da lavori iniziati dal comune e mai portati a termine, lavori che hanno comportato, tra l’altro, anche la rimozione di alcuni alberi piantati negli anni scorsi dai genitori. Come rappresentanti abbiamo fatto notare fin da subito la situazione e c’è sempre stato garantito che il tutto sarebbe stato risolto entro Aprile/Maggio: “il prato sarà molto più bello di prima”, parola della Dirigente scolastica dopo colloquio con comune, cosa confermata anche direttamente a noi dagli uffici comunali. Pura fantascienza, oltre ad un veloce taglio di erbacce, sempre dopo vari solleciti, tra l’altro non raccolte e già ricresciute, non è stato eseguito nessun altro tipo di lavoro o benché minima preparazione del terreno per un’eventuale semina. A questo punto ci chiediamo, che senso ha iniziare dei lavori a Settembre se non vengono portati a termine e poi bisogna ricominciare tutto da capo un’altra volta? A tutti gli interpreti di questa vicenda chiediamo di assumersi le proprie responsabilità, non fare il solito gioco dello scarica barile, e di porre rimedio il prima possibile, in modo che il prossimo anno scolastico possa iniziare in un ambiente più dignitoso ed accogliente, nell’attesa che venga costruita la nuova scuola, ma questa è un’altra storia».

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