Dalla regione

Voto anticipato, D’Alfonso resta in Regione

Con la possibilità di elezioni anticipate prima dell'avvio della legislatura crescono le possibilità di D'Alfonso di restare alla guida della Regione fino a fine mandato. Intanto Bracco soffia il posto di segretario all'Ufficio di Presidenza a Smargiassi.

Il presidente-senatore D’Alfonso difende la scelta di non dimettersi: «Il Senato non è il bar del Senato, non si è ancora configurata l’incompatibilità».

Per un solo voto (compreso quello del presidente del Consiglio Di Pangrazio) ieri l’Assemblea regionale ha approvato la comunicazione relativa alla non rilevata incompatibilità di Luciano D’Alfonso da parte della Giunta per le elezioni. Vani i tentativi di riconciliazione con i dissidenti, hanno votato per l’incompatibilità Donato Di Matteo – che come annunciato dallo stesso D’Alfonso verrà presto sostituito -, Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri. Il governatore può contare ancora su Articolo 1 – Mdp per il prosieguo dell’attività politica in Regione.

D’Alfonso mira a chiudere la consiliatura, complice lo stallo e lo spauracchio del voto politico anticipato.

L’intervento di ieri del presidente D’Alfonso ha voluto ribadire la legittimità della sua presenza in Regione, nonostante l’elezione in Senato. Per D’Alfonso l’incompatibilità si configurerebbe solo dopo l’avvio della legislatura, quando «ci sarebbe il conflitto di interesse per una persona chiamata a legiferare sia a livello nazionale che regionale». Quindi finché il governo non c’è, D’Alfonso intende rimanere al suo posto.

Stallo politico ed elezioni anticipate.

Salvo improvvisi colpi di scena, per la prima volta nella storia della Repubblica si dovrebbe tornare al voto prima dell’avvio della legislatura. Così chiede il Movimento 5 Stelle, così sembrano costretti gli altri partiti che non riescono a trovare la quadra per la formazione di un esecutivo, nemmeno a livello tecnico, come chiesto dal presidente Mattarella. Tutto questo dovrebbe agevolare la permanenza di D’Alfonso nel ruolo di presidente della Regione, fino all’autunno prossimo, ma a questo punto addirittura a fine legislatura.

Bracco soffia il posto di segretario dell’Ufficio di Presidenza a Smargiassi.

Con 16 voti l’Assemblea ha eletto il consigliere Leandro Bracco segretario dell’Ufficio di Presidenza, mentre l’altro candidato, Pietro Smargiassi del M5S, ha ottenuto 12 voti. «Il lavoro paga – ha dichiarato Bracco – e questo risultato ne è la conferma. Il Consiglio regionale ha voluto premiare la mia attività di questi anni nel corso dei quali ho presentato numerose proposte di legge che hanno trovato il favore sia del centrodestra sia del centrosinistra. Inoltre – ha sottolineato il neo Consigliere segretario – pur essendo stato eletto nel pescarese, mi sono sempre interessato a questioni che riguardano tutto il territorio regionale». Non sono mancate però le proteste per l’intervento decisivo della maggioranza su un ruolo appannaggio dell’opposizione.

L’intervento in Consiglio di D’Alfonso.

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