Non passa in Consiglio comunale a Cagnano la mozione per intensificare i controlli sull’attività del cementificio.
Fuori dal coro gli amministratori comunali di Cagnano Amiterno che hanno bocciato il documento relativo all’attività del cementificio, con cui si chiedevano maggiori attività di controlloro e azioni anche di natura giuridica per contrastare eventuali risultanze impattanti per l’ambiente e la salute.
Cementificio, il sindaco De Martino: «Lavoriamo per tutelare i cittadini, ma la mozione è stata posta in modo irricevibile e l’opposizione non ha accettato emendamenti».
Nessuna particolare “difesa d’ufficio” da parte dell’amministrazione comunale di Cagnano che, con il sindaco Iside Di Martino spiega ai microfoni del Capoluogo.it: «Il documento presentato era simile a quelli già approvati in altri Comuni, ma contenevano questioni che avevamo già approfondito; abbiamo chiesto ai capigruppi di minoranza di emendare la proposta e calarla alla nostra condizione attuale. Poiché non hanno accettato, abbiamo dovuto mettere a votazione la stessa, ma a quel punto non potevamo votarla».
Per quanto riguarda i controlli aggiuntivi, il sindaco sottolinea: «La nostra amministrazione per prima si è attivata in questo senso; l’iter autorizzativo e i controlli fanno capo alla Regione Abruzzo, ma abbiamo promosso atti amministrativi, dando all’Università degli Studi dell’Aquila la Commissione di studio e misurazioni aggiuntive in ambito di un protocollo condiviso con la Regione».
Relativamente alle preoccupazioni delle associazioni sul Piano regionale rifiuti impugnato dal Governo, il sindaco sottolinea: «Sono due aspetti differenti, il cementificio non è un inceneritore. In una zona interessata dalla ricostruzione, produce cemento e la proprietà ha assicurato che quello vogliono fare. La questione inceneritori è altra cosa».
La posizione delle altre amministrazioni.
A differenza di Cagnano Amiterno, le altre amministrazioni interessate dalla vicenda, a partire da L’Aquila, hanno approvato le mozioni presentate nei rispettivi Consigli comunali sull’attività del cementificio. In particolare, a L’Aquila si è stabilito di richiedere un Tavolo tecnico presso la Regione Abruzzo, al fine di avviare un piano di sorveglianza epidemiologica e sanitaria, i cui risultati vengano trasmessi semestralmente alla commissione consiliare Politiche sociali, culturali e formative, alle amministrazioni interessate, nonché agli organi competenti. Inoltre si è dato mandato al sindaco Biondi e la Giunta a individuare attività e forme di controllo a tutela della comunità, rispetto a eventuali effetti dannosi sulla salute pubblica e sull’ambiente della cementeria, attraverso un’attività di controllo costante, stabilita da un tavolo tecnico regionale, con tempistiche certe, che coinvolga tutti i sindaci dei Comuni interessati. Il documento impegna inoltre a rappresentare eventualmente, in caso di riscontrate inadempienze, anche attraverso azioni legali, agli organi della cementeria, la necessità di sospendere eventuali attività dannose per la salute pubblica.