Una gita fuori porta

Castelli, borgo d’arte e di visioni montane

Oggi IlCapoluogo vi propone “una gita fuori porta” in un borgo d’arte.

Castelli è una graziosa cittadina alle falde del Gran Sasso, luogo di serena accoglienza, ricco di boschi e di belle visioni montane.

Qui, fin dal secolo XIII, è presente un’attività antichissima, basata sulla lavorazione dell’argilla.

Manipolata in varie forme, dipinta e cotta, la materia diventa arte. Si fabbricano così da secoli, in questo luogo di vivace impegno creativo e commerciale, vasi, anfore, servizi da tè e da caffè, piatti, vassoi e contenitori di varie forme e misure, decorati con l’abilità di un artigianato che, affinandosi nel tempo, è diventato una vera e propria arte.

La ceramica di Castelli si distingue proprio per l’originalità dei colori e della pittura, che riprende per trazione quella Popolare del ‘500 e quella Barocca di fine Seicento e del Settecento, con paesaggi gradevolissimi e colori delicati: dal verde chiaro all’azzurro, dal marrone e giallo dorato.

Di questa storia di lavoro indefesso e di impegno costante di tutta la comunità attraverso i tempi resta testimonianza molto ricca nel museo della ceramica, ora allestito provvisoriamente nei locali del Palazzo Municipale dell’Artigianato, poiché il vero e proprio fu danneggiato seriamente dal recente terremoto che ha sconvolto l’Aquila e le terre abruzzesi vicine.

Colpisce, tra l’altro, la bellezza di certi servizi di chicchere, che nel museo sono d’epoca e che sono però ancora riprodotte per la vendita, secondo modalità che non differiscono dall’antico e che riprendono con abilità d’eccezione gli scenari di quella ‘pittura di paesaggio’ che caratterizzò il Seicento e il Settecento, francese all’inizio, con Poussin e Lorrain, e italiano, con Annibale Carracci, Domenichino e tanti altri.

 

I materiali prodotti a Castelli sono poi venduti in ogni parte del mondo, ed ovviamente a Castelli stesso.

Tanti i negozi dove è esposta la merce, che il visitatore può visitare e, volendo, comperare. I prezzi sono assai competitivi, non altissimi (considerando la lunga lavorazione del prodotto, che richiede interventi di più artigiani-artisti), e la scelta tra la ceramica tradizionale, di cui si è già detto, e quella di carattere più moderno ed attuale.

I negozi e le Botteghe producono e vendono opere di bellissima fattura: dalla riproduzione di antichi vasi di farmacia settecentesca, a grandi anfore dipinte con paesaggi e figure, a piatti di diversa dimensione da appendere al muro, a servizi da caffé e a chicchere su piacevole riproduzione settecentesca.

Castelli, inserita nei Club dei borghi più belli d’Italia e nelle Città della Ceramica è un piccolo centro abruzzese che è quasi d’obbligo conoscere, sia dal punto di vista naturalistico che da quello artistico.

Infatti, oltre al museo locale, di cui si è detto, si possono ammirare vere e proprie opere d’arte ceramica eseguite anche recentemente dai vari ceramisti del luogo, e dagli studenti della locale scuola di ceramica.

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