L'aquila calcio

L’Aquila Calcio “1927” tra Storia e Leggenda

A.S. L’Aquila “1927” tra Storia e Leggenda*

Tradizione calcistica e difesa legale del vessillo rossoblu.

A quaranta anni circa dal suo comparire, nella popolare raccolta di album “Panini”, la ri-aggiunta dal 2006-07, alla denominazione sociale A.S. L’Aquila, dell’anno “1927”, pur integrativa di una difesa legale del vessillo rossoblù, valse, negli addetti ai lavori, fossero dirigenti, tifosi, giornalisti, ad un accenno di dibattito nei social forum calcistici locali.

La questione “1927”, si palesava, in sequenza di pubblicazioni, mostra del Supporters’Trust Laquilame’, sui “100 anni del Calcio aquilano, 1915-2015”, decisione istituzionale di apporre al nuovo stadio dell’Acquasanta, alla curva sud, della scritta sui seggiolini, “1927”, infine, nella celebrazione societaria del “90’dell’Associazione Sportiva L’Aquila 1927”.

Per precisione, si dovrebbe parlare di una A.S. L’Aquila 1927, poiché la denominazione A.S. L’Aquila 1927, deriva dal cambio di nome alla città capoluogo ex r.d.n.1891 del 23 novembre 1939, ma procediamo con la formula dell’A.S. L’Aquila 1927, di cui ecco le ragioni pro et contra.

Pro A.S. L’Aquila 1927, abbiamo estrapolazioni di stampa, librarie ed ipotesi molto successive a quella datazione.
Nella fattispecie, abbiamo, un adesivo-stemma della squadra aquilana nelle figurine “Panini”del 1967-68 e 1968-69, e, probabilmente, per la raccolta”Perico” di Cremona, nel 1967-68; un articolo su ”L’AquilaSette” del gennaio 1973, in cui si riporta, solo una data di nascita del sodalizio, il ”27 luglio 1927”, da parte di un ex dirigente rossoblù tra i’50 e’60 (Guido Cialente), che in successiva rievocazione rossoblù nel 1986 su”Fotofinish”, non ne farà alcuna menzione.
In secondo luogo, da un testo sulla pallaovale di Rossella Frasca Isidori e Vincenzo Camerini jr, del 1984, si apprende di un torneo a Collemaggio nella tarda primavera del 1927, fra Folgore, ULI., GUF., e Falco, da cui, forse, l’AS.L’Aquila 1927; da un testo sul calcio abruzzese, di Gianni Lussoso, del 1973, si dice del club rossoblù “sorto nel lontano 1927”.

 

Infine, intrecci di ipotesi che muovono da complesse circostanze calcistiche e politiche nazionali:

a) un preteso recepimento locale, degli accorpamenti fra importanti sodalizi italiani, disposti alla carta di Viareggio della FIGC., il 2 agosto 1926, qui, un protagonista fu Italo Foschi, gerarca aprutino, che già fautore delle fusioni calcistiche a Giulianova nel 1923 e San Benedetto nel 1924, fece, altrettanto, nella Capitale con l’AS.Roma, il 22 luglio 1927.
b) la volontà di dare vita ad un sodalizio aquilano, in linea al mutamento amministrativo del Grande Comune (ex r.d. n.1564 del 29 luglio 1927), insomma, per una sorta di adesione sportiva alla nuova identità civica: un aspetto che emergerebbe a Genova, dove parimenti, formandosi un grande comune, c’è il 27 luglio 1927, l’A.S. Dominante, per fusione di Sampierdarenese e Andrea Doria (che nel dopoguerra, l’UC. Sampdoria);
c) l’uscita, nel 1967, della datazione “1927”, potrebbe risalire al campanilismo regionale, in quanto sui giornali abruzzesi, riesplode la cronistoria delle spoliazioni aquilane del 1927 (perdita del Circondario di Cittaducale e mandamento di Popoli-Bussi, pro nuove province di Rieti e Pescara), sicché, può essere di un abbinamento dell’A.S. L’Aquila al“1927”, evocativo di un tornante cruciale e verso l’ordinamento regionale del 1970.

 

Contra A.S. L’Aquila 1927, altre fonti librarie (da D.Capaldi a D.Chiodi), gli Annuari della FIGC., nel 1928-29 e giornali d’epoca consultabili a livello locale, “Il Popolo d’Abruzzo”, “Il Messaggero”, e, nazionali, “Il Corriere dello-Sport”, “Gazzetta dello Sport”, (nei numeri esistenti) tra il 1927-29; emerge, per ”Il Popolo d’Abruzzo” del 6 febbraio 1927, la suddetta SS.(Fascista) Aquila, non affiliata ex Annuario FIGC., idem dicasi per la biancazzurra SS.Città dell’Aquila che spunta dall’”Abruzzo sportivo” del 28 giugno’27.

Ancora, contra”1927”, Emidio Lopardi, presidente onorario dell’A.S. L’Aquila 1944, che parla di: ”tredici anni dalla fondazione del sodalizio rossoblù”, con logico riferimento al 1931, così, anche l’onorevole Ubaldo Lopardi, in missiva del 21 marzo 1979, inviata a Dante Capaldi, direttore d RTA.
Qualora si accreditassero, gli intrecci suaccennati di adesioni locali, al fusionismo federale e grande comune aquilano, ciò stesso, varrebbe anche per la SS.Città dell’Aquila: la titolazione di “Città” aggiunta alla ”SS”, può significare dell’adeguamento sportivo alla Grande Aquila, di fatto, la SS.Città dell’Aquila è attiva nel 1929, e, ciò, smentisce di un’AS.l’Aquila sorta il “27 luglio 1927”.

Per concludere, ammesso che fuoriesca da qualche cassetto la sigla societaria in oggetto, sarebbe da spiegare la sottovalutazione di altre denominazioni in rossoblù ante del 1927, e, il fatto che nel 1931, ci sia il riconoscimento federale dell’A.S. (l’)Aquila.

A mio modestissimo parere, tra i due corni temporali del 1927 e 1931, c’è stata una sorta più o meno consapevole, mediazione politico-sportiva a livello locale, fra la constatazione di un sodalizio rossoblù ufficiale, in un periodo troppo riconducibile ad una ideologia e suo massimo personaggio di riferimento (Adelchi Serena), e la necessità di recepire che il calcio aquilano sorge in quelle fasi da cui una denominazione sociale intrecciabile alle suesposte teorizzazioni del “1927”.
Nella mancanza di documenti ufficiali, non vale di proseguire in discussioni ardite (magari, anche queste nostre!), e, in rispetto di una questione complessa, quale l’esatta originazione del calcio nel capoluogo abruzzese, e, su cui, forse, poteva meglio ragionarsi.

 

*Testo presentato il 17 giugno 2017, all’”Area Sport” di Monticchio, ad un convegno organizzato dal Trust L’Aquilame’ e RBE78, Relatori i Giornalisti Dante Capaldi, Fulgo Graziosi ed i Supporters’ Marco Mancini, Luca Frontera, Matteo Massacesi.