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L’Aquila Calcio: parla Ranucci

Per la prima volta, parla l’avvocato Antonio Ranucci: “Iniziare a lavorare da subito. Serve unità. Peso sulle mie spalle molto grande, ma non scappo”.

Di Claudia Giannone
Ma a proposito del tema societario, si presenta ai microfoni della stampa l’avvocato Antonio Ranucci.
“È la prima volta che vengo qui davanti a voi. Sono stato sollecitato da più parti. È la prima volta che parlo e spero anche l’ultima. Abbiamo una scadenza: il 30 novembre. L’assemblea per me è stata positiva, per la prima volta non ci sono state assenze né comportamenti che non mi siano piaciuti. Dobbiamo iniziare subito a costruire, senza aspettare il 13 novembre. Mi appello a tutti, ai soci e a coloro che possono dare qualcosa”
“Mi trovo sulle spalle un peso molto grande, ma non sono una persona che scappa, non ho mai pensato di mollare. Mi prendo le mie responsabilità e i miei rischi. Devo ringraziare una serie di persone, in particolare Aureli, troppo spesso accusato e non apprezzato, ma una grande risorsa per questa città, Ianni, che si è sempre dimostrato all’altezza del suo compito, e Rossi, innamorato di questa società”.
“Forse sembrano frasi fatte, ma serve unità. I giocatori stanno dando dimostrazioni che non mi aspettavo. Sono sempre esigente con le squadre, ma qui sto vedendo qualcosa di straordinario. I ragazzi stanno dando anche più di quello che stiamo chiedendo e continueranno così”.