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B&B for All, per disabili e non

B&B for All, per disabili e non: cinque Bed and Breakfast gestiti da persone con disabilità apriranno a L’Aquila all’inizio dell’estate 2018 e contribuiranno alla rinascita della città terremotata, nel primo progetto in Italia di questo tipo.

Presentato due anni fa dalle Associazioni dei Disabili dell’Aquila e da Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), il progetto è finanziato con oltre centomila euro di fondi Mediafriends, la grande onlus del gruppo Fininvest.

Il Comune dell’Aquila ha messo a disposizione i progetti CASE di Sant’Antonio e Coppito 2; altri tre edifici sono stati invece selezionati tra diversi appartamenti privati di proprietari con disabilità. I futuri gestori sono stati scelti tra 15 candidati.

I B&B daranno lavoro a una dozzina di dipendenti, che dovranno seguire degli specifici corsi di formazione.

“E’ un modo per far rinascere il nostro territorio, non si tratta del classico assistenzialismo – spiega al Capoluogo il coordinatore delle Associazioni dei Disabili dell’Aquila Massimo Prosperocco.

In un recente incontro l’assessore alle Politiche Sociali Francesco Bignotti ha dato la sua piena disponibilità: “Abbiamo ricevuto una grande attenzione”.

Con i fondi Mediafriends verranno avviati i lavori di adeguamento degli appartamenti e dei CASE, questi ultimi già accessibili alle persone con disabilità.

Il progetto pilota aquilano ha già attirato l’interesse di altre grandi città italiane. L’obiettivo è creare entro 5 anni una rete nazionale di strutture con marchio e disciplinare comune.

“L’intento – si legge nella presentazione del progetto – sarà quello di proseguire con un nuovo ciclo progettuale per estendere e replicare il modello ad altri B&B sia nella Regione Abruzzo che in altre città d’arte (a Partire da Firenze, Napoli e Roma) realizzando una rete nazionale che si doterà di un suo disciplinare, di un marchio e che potrà strutturarsi nel tempo anche con profilo di franchising”.

“ll Progetto promuove innovazione sociale perché ad oggi non esiste una rete di B&B promossi e gestiti da giovani con disabilità e risponde a bisogni sociali diffusi sia sul piano della creazione di reddito sia per la realizzazione di servizi di accoglienza ‘per tutti’ che rispondono ad esigenze di accessibilità, accoglienza qualificata, richiesta di informazioni puntuali, personalizzate e aggiornate”.

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