Regione

Gatti, chiarezza su FIRA

Il Governo regionale deve dire con chiarezza che intenzioni ha con FIRA,  (Finanziaria Regionale Abruzzese), se è utile  o se ne vuole la chiusura.

A dirlo è il vicepresidente del consiglio regionale Paolo Gatti, che ripercorre, in una nota, gli ultimi mesi di incertezza legati al futuro di FIRA.

“Da ormai oltre un anno si rincorrono le più svariate ipotesi sul destino della Fira S.p.a. (Finanziaria Regionale Abruzzese), società partecipata maggioritariamente dalla Regione Abruzzo, e dei suoi 19 dipendenti.
Lo scorso gennaio chi governa la Regione Abruzzo  ne ipotizzò una trasformazione in società in house, ma poi tutto si è improvvisamente bloccato.
Si è giunti al mese di agosto per assistere alle rassicuranti dichiarazioni del consigliere delegato Camillo D’Alessandro sulla Fira che “è e sarà elemento essenziale e strategico per la Regione Abruzzo e per tutto il suo territorio”.
Ci sarebbe però da capire come e soprattutto quando.
Dopo un anno di latitanza e di clamorose giravolte è ormai tempo che il Governo regionale dica con chiarezza  agli abruzzesi e ai dipendenti della Fira (che, per inciso, sono stati costretti alle ferie forzate e per i quali si ipotizza la cassa integrazione) se la Fira serve ed è utile alla comunità regionale, oppure se se ne vuole la chiusura, ed in ogni caso quale sarà il destino dei suoi  19 dipendenti.
Recarsi in questi giorni presso la stazione di Pescara in “FIRA STATION” uno spazio di coworking, incubazione ed accelerazione inaugurato qualche anno fa, è desolante, e  rappresenta bene la fotografia delle incertezze e delle incapacità decisionali di chi governa la nostra Regione da ormai tre anni e mezzo.”