Condoni

Comune L’Aquila, Di Stefano risponde ai 4000 condoni

L’ex assessore all’Urbanistica e alla Ricostruzione Pietro Di Stefano interviene sulla questione condoni e difende il suo operato.

“Sul condono occorre essere precisi. In Italia sono stati tre i condoni ammessi: 1985, 1997, 2002. I Comuni avrebbero dovuto esaminare per tempo le domande e concedere il titolo in sanatoria”, spiega Di Stefano.

“Per carenze varie pochi lo hanno fatto e tra questi non c’è il Comune dell’Aquila. Nel 2009 arriva il terremoto (7 anni dopo l’ultimo condono) con la legge che stabilisce (giustamente) il non finanziamento delle opere abusive”.

“Per parte nostra – prosegue l’ex assessore – e senza clamori pubblicitari, abbiamo solo potuto recuperare le dimenticanze di chi ci aveva preceduti nell’amministrazione comunale senza far patire ai cittadini delle ingiuste decurtazioni. Pertanto, in parallelo con l’esame della richiesta del contributo veniva definita anche la pratica di condono edilizio dando precedenza proprio a questo tipo di pratiche”.

“In sostanza – conclude Di Stefano – abbiamo, o meglio gli uffici hanno, sostenuto un lavoro doppio recuperando le inefficienze altrui. Senza clamore, senza polemiche, senza pubblicità e senza lustrini scintillanti tipo Las Vegas”.

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