Verso il ballottaggio

Biondi: il mistero delle riserve

Pierluigi Biondi, incontrando la stampa questa mattina, è intervenuto sulla dibattuta vicenda riguardante la concessione di 740 mila euro di riserve alla società realizzatrice dei nuovi sottoservizi dell’Aquila.

 

Lo ha fatto senza nominare direttamente il suo avversario, nonostante Americo Di Benedetto sia ancora il presidente della Gran Sasso Acqua, ditta appaltante dei lavori.

Biondi ha definito una forzatura la concessione, soprattutto alla luce del fatto che le riserve furono bocciate dal direttore dei lavori, Alessandra Marono, per poi essere ammesse dal RUP, Aurelio Melaragni.

 

“È curioso – ha dichiarato Biondi – come in relazione a questa vicenda si faccia spesso riferimento al decreto legge 163 sulle riserve, nonostante sia stato abrogato dall’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti”.

La vicenda, secondo il candidato sindaco, è stata chiusa in tempi sorprendentemente rapidi procedendo a tappe forzate con l’accordo transattivo. Sarebbe stato opportuno valutare in maniera più approfondita l’ammissibilità delle riserve facendo riferimento al nuovo codice degli appalti. “Ho provato a contattare i dirigenti della Gran Sasso Acqua – ha aggiunto Biondi – ma ho ottenuto un appuntamento per lunedì prossimo, vorrà dire che incontrerò i rappresentanti della ditta a Palazzo Fibbioni”.