Un’aula studio troppo piccola, assenza di banchi, solo 24 posti in biblioteca e in ultimo l’assenza di una sala mensa.
La sede di Via Giuseppe Mezzanotte, in località Acquasanta, non piace agli studenti di Economia che chiedono “misure correttive volte a migliorare la condizione di permanenza nei locali”.
“Tra i disagi la gestione dei pasti che devono necessariamente essere portati da casa, per chi ce l’ha. Altrimenti molti studenti fuori sede, alloggiando presso le residenze universitarie e non avendo a disposizione una cucina, si vedono costretti ad acquistare pasti pronti, a proprie spese”.
Il servizio mensa è disponibile nella ex caserma Campomizzi e nelle altre sedi universitarie, ma “l’intervallo destinato alla pausa pranzo non ci consente spostamenti per la sua breve durata”.
“Noi studenti di economia paghiamo le tasse universitarie, esattamente come studenti di altre facoltà che sono, al contrario, messi nelle condizioni di usufruire appieno di quei servizi che ogni università dovrebbe offrire”. (Francesca Marchi)
