Territori in ginocchio

La battaglia dei fuori cratere

di Eleonora Falci

Da una parte, fondi e provvedimenti inseriti nel Milleproroghe per agevolare i comuni abruzzesi terremotati nel 2009 e nel 2016. Dall’altra, la battaglia di chi, fuori cratere, lotta per vedersi riconosciuti danni che, altrimenti, difficilmente potranno essere riparati, con un conseguente abbandono del territorio.

Sta tutta qui, nella lotta tra chi è dentro e chi è fuori il cratere, la sopravvivenza di borghi, città e intere comunità che dopo i terremoti e le emergenze legate al maltempo rischiano di sfaldarsi definitivamente.

Da Isola del Gran Sasso e Colledara a Penna Sant’Andrea, passando per Pizzoli, Cagnano e Barete: tutti Comuni che a seguito degli eventi degli ultimi mesi vivono momenti drammatici e vedono un futuro sempre più nero.

Fra i territori più battaglieri e che tentano di smuovere la situazione ci sono quelli della provincia di Teramo: ci saranno anche loro a Roma in una manifestazione giovedì 2 marzo. Ne dà notizia sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale Paolo Gatti. Insieme a loro, la Provincia, il sindaco della città e anche altri sindaci di territori che chiedono modifiche significative al decreto n.8, ovvero il terzo decreto terremoto che ha visto sì delle iniziative positive per le comunità colpite dai disastri naturali, ma senza minimamente intervenire sulla ridefinizione dei Comuni inseriti nel cratere.

La garanzia di essere nel cratere e di poter contare su fondi certi darebbe un segnale di speranza alle aree interne all’ombra del Gran Sasso.

Lo sanno gli abitanti di Isola e Colledara, paesi nei quali gli sgomberi di case inagibili post sisma sono stati numerosissimi e nell’unica scuola agibile si fanno i doppi turni. Molte famiglie hanno già deciso di iscrivere i propri figli sulla costa.
Lo sanno i cittadini e le Amministrazioni di Pizzoli, Barete e Cagnano Amiterno che il 25 febbraio si riuniranno presso l’auditorium Del Tosto a Pizzoli in un Consiglio Comunale congiunto per chiedere l’ingresso nel nuovo cratere.

Una vera e propria battaglia per la sopravvivenza e per non essere dimenticati, visto che ad oggi la continuità di fondi per la ricostruzione e qualche sostegno all’economia, seppur con molti limiti, si vede solo all’interno del cratere, come mostrano gli emendamenti al decreto Milleproroghe.

L’ultimo: sei milioni in più nelle casse dei comuni abruzzesi terremotati. A tanto ammonta il risparmio derivante da un emendamento a firma Pezzopane inserito proprio all’interno del Milleproroghe: i 61 comuni abruzzesi colpiti dagli eventi sismici e ricadenti nel Cratere 2009 e nel Cratere 2016 non dovranno infatti più pagare il contributo obbligatorio al Fondo di Solidarietà nazionale.
Risorse liberate per poter investire su altro, sottolinea la senatrice dem:

“Sono fondi che le amministrazioni comunali non dovranno restituire allo stato e quindi potranno utilizzare per i servizi ai cittadini. E’ un altro risultato significativo, un segno di attenzione nei confronti di popolazioni duramente colpite e impegnate nella ricostruzione.”

Poi c’è la proroga fino al 2018 dei precari del cratere 2009.

“Per le zone colpite dal sisma del Centro Italia (Cratere 2016), sono previsti altri strumenti molto importanti, tra cui la sospensione delle fatture relative alle utenze delle case inagibili, l’estensione fino al 31 dicembre 2017 dell’esclusione dalla base imponibile IRPEF dei sussidi occasionali, la proroga al 31 dicembre 2017 dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e dei termini riferiti a rapporti interbancari per le banche insediate nei Comuni interessati dagli eventi sismici, la proroga al 31 dicembre 2017 della sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere. Importante anche lo stanziamento di un contributo straordinario di 32 milioni di euro in favore dei Comuni interessati dagli eventi sismici che si sono verificati dal 24 agosto 2016. “

sottolinea la senatrice Pezzopane.

Iniziative che vanno nella giusta direzione: ma che sembrano, a fronte dell’enorme mole di problemi dei territori abruzzesi colpiti da calamità negli ultimi mesi, una goccia nel mare.

leggi anche
terremoto, danni a cagnano amiterno
Chiusa la ss 260
Cagnano, i danni aumentano ogni giorno di più
cagnano amiterno, emergenza post sisma
La situazione
Cagnano, un paese in emergenza senza emergenza
isola del gran sasso e colledara: danni post sisma
Terremoto
Decreto Terremoto, l’urlo degli esclusi
terremoto pizzoli
Terremoto
Pizzoli, comune e scuole inagibili