Assistenza residenziale

Raddoppia la retta della RSA per gli anziani

di Roberta Galeotti

Il 2017 porta brutte sorprese ai contribuenti abruzzesi, ancora scelte politiche di tagli alla spesa pubblica che ricadono sulle famiglie. Raddoppia il costo della retta mensile per la residenza degli anziani nelle RSA.

Cambiano le quote di compartecipazione relativa all’assistenza territoriale residenziale per gli anziani abruzzesi non autosufficienti, disabili e pazienti Alzheimer.

In parole povere, la Regione Abruzzo lo scorso 12 agosto 2016 ha modificato le quote di compartecipazione, così, a distanza di sei mesi le famiglie abruzzesi, con un familiare anziano ricoverato in una Rsa, si sono viste raddoppiare la retta mensile.

Famiglie che pagavano 850 euro mensili per un anziano in fascia 2, dal 1 gennaio 2017 devono pagare 1360 euro.

Tutte le Rsa della Regione Abruzzo, incluse le aquilane, hanno inviato alle famiglie degli anziani non autosufficienti ospiti delle strutture, come Villa Dorotea ad esempio, la richiesta d’aumento della retta, praticamente raddoppiata.

Il Presidente della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nel ruolo di Commissario ad Acta, ha infatti dimezzato il sostegno della Regione, portando la quota giornaliera a carico delle famiglie per i pazienti in fascia 1 ad euro 38,65, in fascia 2 ad euro 43,93, con Decreto numero 93, del 12 agosto 2016, atto confermato dalla delibera di giunta regionale n. 726 del 15 novembre 2016.

Una scelta politica gravissima che si abbatte come una trave sulle famiglie abruzzesi, messe in ginocchio dalla crisi economica e dagli eventi naturali.  Tutto questo mentre la sentenza numero 44098/2016 della Corte di Cassazione del 18 ottobre 2016 ha dichiarato reato l’abbandono di un anziano, equivalente all’abbandono di un minore. L’abbandono di anziani non autosufficienti è il sintomo della disaffezione dei giovani ai propri anziani e del crescente allontanamento delle nuove generazioni alle responsabilità nei riguardi di questi.