Terremoto

Sicurezza scuole, tavolo tecnico con le mamme

La crisi sismica di queste settimane, gli ambigui comunicati della Commissione Grandi Rischi, la situazione di obiettiva vulnerabilità delle scuole, suscitano angoscia ed apprensione anche ad Avezzano, una città completamente distrutta 102 anni orsono e che pagò al terremoto un tributo di sangue di oltre 15mila morti.

Una ferita, quella della sicurezza sismica, che ad Avezzano è acuita dai silenzi dell’amministrazione, che continua a non rispondere alle interrogazioni attinenti l’argomento sicurezza scuole. Ricordiamo pure che opposizione consiliare e genitori, soprattutto dei ragazzi delle scuole Fermi-Mazzini-Corradini, attendono da mesi di conoscere la documentazione sulla vulnerabilità degli edifici, nonché di conoscere dalla Procura di Avezzano se darà seguito alle circostanziate denunce dell’opposizione sulla sicurezza delle scuole.

Qualche chilometro più in là di Avezzano, cioè a Celano, è tutt’altra musica, e sul sito del Comune si trovano pubblicate tutte le verifiche sismiche sulle scuole, ad Avezzano si va sulla fiducia.
Si sa che in Italia siamo bravissimi a mettere le toppe ma non siamo bravi a cucire un vestito, bravi nella solidarietà, pessimi nella prevenzione delle catastrofi. La prevenzione semplicemente non c’è. Le scuole sono vulnerabili, per lo più, sono vecchie, ma soprattutto non sono la priorità delle amministrazioni comunali.
Oggi Di Pangrazio ha ripetuto alle mamme il solito ritornello: non ho i soldi per i MUSP (Moduli ad uso scolastico provvisori). Come mai invece i sindaci di Pratola Peligna e Sulmona questi soldi li hanno trovati risparmiando tra le pieghe del bilancio? E’ solo una questione di priorità. Di Pangrazio ha preferito assumere un grosso staff personale, stampare il giornalino a colori, comprare pubblicità e nominare ben due dirigenti negli uffici del sindaco, quindi i soldi per i MUSP non ci sono.
Ma quello che lascia perplessi, per non dire inorriditi, è la “soluzione” trovata da Di Pangrazio in queste ore, nel corso di un’accesa discussione con le mamme giustamente preoccupate. Con il solito colpo da cabaret, praticamente alla fine del mandato, il sindaco ha costituito un “tavolo tecnico” sulla sicurezza delle scuole … insieme alle mamme. Simona Santullo, del comitato dei genitori ha risposto attonita: “Siamo noi che dobbiamo sostituirci alle amministrazioni pubbliche?” Eh già, il sindaco è maestro nel confondere le responsabilità, nel prendere tempo e fare melina. Qualcuno ha osservato sarcasticamente “Speriamo che quantomeno tra le mamme ci siano tanti bravi ingegneri”.
Il sindaco si sta assumendo la responsabilità delle conseguenze di eventi drammatici che nessuno auspica, ma nessuno può escludere. Con il terremoto non si scherza e non possiamo contare sulla buona sorte! Prevenire e mettere in sicurezza, è l’unica strada che abbiamo e che un sindaco dovrebbe percorrere senza essere a questo sollecitato. Ed è quello che stanno facendo senza ridicoli “tavoli tecnici” tanti altri sindaci che si assumono la responsabilità di “primo cittadino” e non passano il cerino acceso nelle mani di ignari genitori. Nel caso di Avezzano, genitori anche un pò ingenui, quelli che hanno accettato di sedere al “tavolo tecnico”.
di L. S.

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