Consiglio regionale

Agricoltori, la protesta dei campanacci

Non ce la fanno più a sopportare i danni arrecati alle loro colture dalla fauna selvatica, cinghiali in primis: tanto più se il ristoro dei danni arriva dopo anni.

Per questo decine di agricoltori, aderenti a Confagricoltori, Cia ed altri sindacati, stanno protestando da stamattina davanti all’ingresso del consiglio regionale, a poche ore dall’inizio della discussione del bilancio.

Consiglio regionale 27 dicembre: bilancio e proteste degli agricoltori

Con bandiere e campanacci hanno chiesto di essere ricevuti dagli Assessori Pepe e Paolucci e dal Presidente d’Alfonso: nel frattempo il consigliere Cinque Stelle Gianluca Ranieri ha ascoltato le loro ragioni.

Consiglio regionale 27 dicembre: bilancio e proteste degli agricoltori

“I cinghiali sono troppi e senza controllo. Prima li ingabbiano e poi li commercializzano” dice Dino Rossi, uno degli agricoltori presenti.

Una questione che ha radici nel tempo, un problema irrisolto che si trascina da anni. Molti agricoltori ed allevatori aspettano il pagamento dei danni subiti dalla fauna selvatica dal 2010.

“I consiglieri regionali devono impegnare le risorse necessarie per consentire la chiusura di rapporti con le Amministrazioni Provinciali la cui delega è passata alla Regione” chiede Mauro di Zio Presidente della CIA Abruzzo.

In commissione Bilancio, lamentano, non sono state fornite alle Organizzazioni agricole i documenti di bilancio per verificare se il capitolo riservato all’agricoltura è stato implementato.

“Noi non siamo la priorità” dicono in molti. “Qui pensano a chiudere gli ospedali e a mantenere invece aperti i parchi”: il riferimento è al parco Sirente – Velino, la cui riperimetrazione è stata oggetto di polemiche non solo fra gli ambientalisti.

Prima dell’inizio del consiglio regionale, una delegazione di agricoltori è stata ricevuta dall’Assessore Pepe, il quale ha risposto che gli uffici regionali stanno valutando   l’eventualità di far ricadere il rimborso dei danni da fauna selvatica all’interno dei benefici previsti dal regime del de minimis.

 

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