Le stanze della poesia

Ti  ho sentito Maria

Di Valter Marcone – Le stanze della Poesia

Ti  ho sentito Maria

mentre dicevi all’angelo

che parlava con le capre e le pecore:

“Ma questo che vuole ?

Io che c’entro?”

E ho sentito quello che ti ha risposto :

“Io te lo dovevo dire .”

Lo so Maria

che tu sei una povera donna

e Gabriel che pasce capre e pecore

e un povero uomo

e fu un povero uomo

quel figlio,quel figlio

che morì sulla croce

che tanto amavi, che amavi tanto,

quel figlio che ti annunciò Gabriel

vestito di lana di pecora bianca

bianca come un arcangelo.

Maria benedicta  tu  in mulieribus

ti chiamò il vecchio Girolamo

benedíctus fructus ventris tui, Iesus

chiamò il tuo bambino

il bambino che Gabriel ti annunciò.

Ora ,  Maria tu c’entri

e c’entra pure il tuo Giuseppe.

Maria sul tuo seno, assorto

veglia un popolo

e tu con un canto amante

sarai madre, sarai moglie,

non giocherai più,

sarai solo tutto il resto

e quello che resta della tua carne

il figlio del grembo tuo

morirà su una croce.

E non riempie forse il cielo

e la terra?

Sarà domani, sarà domani

perché oggi, oggi

sono mutati i segni della parola

dianzi raccolta come un docile grembo .