Albero

A rischio l’albero di Piazzetta Machilone

Rischia di essere danneggiato dalla ricostruzione degli aggregati circostanti lo storico albero di Piazzetta delle Tavole.
La denuncia parte dalla pagina Facebook di Jemo ‘nnanzi, dove Cesare Ianni lancia l’allarme per questo pezzo di storia della città. Rischia di essere danneggiato l’albero, messo a dimora in una piazzetta raccolta e “salottiera” come Piazzetta delle tavole, animata dal vociare degli studenti della Scuola d’Inglese che lì aveva sede, da bar  e piccoli negozi dal sapore antico.
Lì l’albero è cresciuto, offrendo ombra e rifugio agli avventori. Dalla  notte del 6 aprile è rimasto solo, a testimoniare di  un altro tempo e di  un’altra vita. In attesa della rinascita.
Oggi  intorno a lui sorgono cantieri, si ergono gru e a giorni inizieranno i lavori per i sottoservizi. Facciamo anche nostro l’appello di Jemo ‘nnanzi. Abbiatene cura, ci ha aspettato in solitudine per lungo tempo e si mormora che gli uccellini lo abbiano chiamato l’Aquilano.

 

Si legge sulla pagina:

“STORIA DI AQUILANO

C’era un albero nel centro storico dell’Aquila, era giovane quando venne piantato nel mezzo della Piazzetta delle Tavole.
La piccola piazza sembrò subito più elegante, grazie alla chioma fulva di quell’albero, ed era un piacere vederlo.
Poi venne il terremoto, entrò nella “zona rossa” e nessuno lo vide più.
Trascorse molti anni solo, necessariamente abbandonato, senza nessuna cura, senza sentire nessuna voce e ricoperto dalla polvere.
Solo qualche uccellino andava a trovarlo, si erano affezionati alle sue fronde e poi lì intorno era tutto così tranquillo, si stava bene.
Decisero di adottarlo e lo chiamarono Aquilano.
Intorno a lui, lentamente, iniziarono i cantieri, di fianco a lui passavano macchinari sempre più grandi e potenti, sopra di lui svettavano alte gru.
Ma riuscì a resistere, addirittura a crescere, divenendo concretamente un simbolo di resilienza, di tenace volontà di rimanere e di continuare a vivere nel centro storico della sua città.
Ora nella piazzetta stanno per passare i sottoservizi, abbiate cura di Aquilano, ha tante cose da raccontare, e noi con lui.
Jemo ‘nnanzi”