Tornano i parcheggi a pagamento nell’area antistante il Lago Sinizzo a San Demetrio ne’ Vestini. L’ordinanza dello scorso 20 giugno è una vera e propria tassa necessaria per l’accesso al lago. Ecco in dettaglio, come recita il cartello posto all’ingresso, le tariffe: 5 euro per autovetture in sosta giornaliera, 3 euro per quelle che sostano mezza giornata (dalle ore 14 in poi), dai 3 ai 2 euro per i motoveicoli , 10 euro per sosta giornaliera di camper e simili, 5 euro per posteggio tende.
“Abbiamo rinnovato semplicemente l’ordinanza precedente con la differenza di aver tagliato le tariffe intermedie”– spiega il sindaco Silvano Cappelli intervistato da IlCapoluogo.it.
“Non c’è un attrezzo che possa controllare l’ingresso e l’uscita degli utenti ed è difficile da verificare. Quindi per evitare incomprensioni si pagano 5 euro per la giornata intera e 3 per la mezza. Voglio specificare che questi soldi non servono per far cassa al comune, ma occorrono per il mantenimento del lago. I barbecue, l’immondizia che si produce, il taglio dell’erba hanno un costo”. Gli utenti del lago quindi devono “compartecipare alle spese di gestione dell’area. I residenti di San Demetrio sono esclusi in quanto già pagano le normali tasse del paese”.
Per quanto riguarda i lavori di rifacimento dei percorsi, che hanno tenuto inaccessibile il lago per cinque mesi, sono “terminati, ma solo per il momento. Ci stiamo organizzando con la Gran Sasso Acqua per il sistema fognario e poi l’istallazione dei servizi igienici che andranno a sostituire i Sebach”. Di questo se ne parlerà il prossimo anno.
La gestione del lago va dai 10 ai 15 mila euro annuali e comprende le spese per i bagni chimici, l’ immondizia, il taglio dell’erba e manutenzione ordinaria. Solo i Sabach costano al comune vestino più di 1200 euro.
Chi gestisce il lago? La Cooperativa Sociale Studio 85 fino a settembre. “Al termine della stagione verificando anche l’andamento di questa gestione prenderemo decisioni a lungo termine. In questa area occorre una presenza fissa tutti i giorni”.
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