Giornalismo

A Logozzo il premio giornalistico Gullace 2016

di Nando Giammarini

Il gioiosano Domenico Logozzo – già caporedattore del Tg3 Abruzzo, uomo d’impegno di cultura oltre che di grande umanità, non ha mai reciso il cordone ombelicale che lo lega alla materna terra. Uomo del Sud, di cui conserva intatte tutte le caratteristiche dei meridionali che hanno fatto grande il mondo. E sono tanti. Egli sarà insignito, il prossimo 30 luglio ad Ardore ( RC), del premio “Gino Gullace 2016” per il giornalismo nel contesto del ” Pericle d’Oro” giunto alla sua 31esima edizione. Lo stesso è stato istituito dal Circolo Ellade di Bovalino per ricordare il giornalista di origini calabresi tra i primi corrispondenti italiani dagli Stati Uniti.

Un prestigioso riconoscimento giunto a conclusione di oltre mezzo secolo di onorata professione giornalistica svolta con passione, serietà e grande amore rivolto al mondo dell’informazione. Tutti gli riconoscono grande competenza e straordinaria capacità nel raccontare i fatti con una semplicità di linguaggio e di scrittura che arriva dritto al cuore della gente. In lui ritrovo uno stile umile e veritiero, molto simile al mio,forgiato nell’animo di chi, giovanissimo,fu costretto da forza maggiore a lasciare il proprio paese per inseguire il sogno e la speranza di un lavoro che gli permettesse di vivere e costruirsi un avvenire.

Il dott. Domenico Logozzo non è solo uno stimato ed affermato giornalista ma persona di bontà, altruismo e generosità che si è sempre prodigato, con onestà intellettuale e spirito di servizio, a dare risposte positive a chi necessitava del suo aiuto garantendo il rispetto del pluralismo dell’informazione al servizio della nostra Comunità.

Ricordo con piacere, e lo ringrazio ancora, quando nel 1996 in occasione della festa di S. Rocco – che in seguito scoprì essere anche il Santo Protettore della sua terra natia – su mia richiesta mandò un redattore della testata regionale a riprendere la commemorazione dei Caduti al mio paese d’origine, Cabbia di Montereale, e fece un bel servizio. Nitida dimostrazione di un professionista attento alle esigenze di tutti, senza dimenticare che egli ha diretto la testata nel difficile periodo post sisma. Potrei tranquillamente affermare senza timore di smentita alcuna che il dott. Logozzo, Mimmo per gli amici,un figlio della Calabria, impersonò il vero ruolo dell’informazione stabilendo un contatto tanto profondo quanto corretto intriso di idealità ed onestà con gli ascoltatori ed i lettori.

Una eccellente carriera la sua iniziata negli anni Sessanta con i primi articoli come Corrispondente da Gioiosa Jonica del Corriere dello Sport e della Tribuna del Mezzogiorno. Quindi il lungo cammino nel mondo della carta stampata e dell’informazione radiotelevisiva regionale e nazionale. A Cosenza Capo Redattore del Giornale di Calabria, a Pescara della Sede Regionale della Rai, a Roma Capo Redattore Centrale della Tgr Rai oltre a tante collaborazioni con giornali regionali, nazionali e internazionali.

Anche in questa particolare circostanza ha mostrato il suo lato migliore di persona sensibile e raffinata affermando: ” Sono orgoglioso e commosso per questo riconoscimento professionale che mi giunge dalla mia amata terra, nel segno di un emigrante negli Stati Uniti e grande giornalista calabrese del Novecento … dedico questo premio alla memoria di Maria Grazia Capulli, prematuramente scomparsa,una giornalista che ho sempre apprezzata e profondamente stimata , una persona mite e intelligente che fino all’ultimo ha amato la vita”.

Che dire di più se non complimenti,felicitazioni, dott. Logozzo che la vita le riservi la piena e completa realizzazione di quanto desidera. Buona fortuna e buona vita unitamente alla sua famiglia.