Consiglio comunale

Tione : ‘messaggi cifrati da parte del sindaco’

“Quanto accaduto ieri nel corso del Consiglio comunale di Tione degli Abruzzi, convocato per approvare il bilancio di previsione dell’Ente oltre che per discutere lo stato della ricostruzione, è molto grave e solleva una questione di agibilità democratica nel nostro Comune” – lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali Antonella Laurenzi e Nello Avellani.
“Il sindaco Tullio Camilli infatti, in riferimento alle indagini che la Guardia di Finanza sta portando avanti sulla ricostruzione privata – indagini ‘annunciate’ dallo stesso sindaco qualche settimana fa, con un cartello affisso nelle bacheche comunali – ha mostrato un atteggiamento irresponsabile e omertoso che non può che preoccupare e indignare.
Riferendo di colloqui con le autorità inquirenti, infatti, Camilli ha detto chiaramente che le indagini potrebbero portare, addirittura, al blocco della ricostruzione. Chiaro che se rischiamo davvero di arrivare a questo punto, vuol dire che gli inquirenti hanno ravvisato irregolarità o, peggio, reati che avrebbero inquinato i processi di ricostruzione. Eppure, il sindaco non si è chiesto per quale motivo tali indagini siano in corso, non si è mostrato preoccupato di eventuali irregolarità o reati, non ha dichiarato – come suo dovere – che, dovessero emergere, i responsabili andrebbero individuati e puniti, trattandosi di soldi pubblici destinati a riportare a casa i nostri concittadini.
Camilli si è unicamente curato di lanciare un pericoloso messaggio, che in sintesi è questo: la Guardia di Finanza sta indagando a seguito di esposti e denunce; dovessero emergere irregolarità o reati, si dovesse arrivare al blocco della ricostruzione, la responsabilità, tuttavia, non sarebbe di chi irregolarità e reati li ha commessi, ma della opposizione che li avrebbe – secondo lui, e aspettiamo che lo dimostri – denunciati.
In altri termini, eventualmente la Procura della Repubblica dovesse prendere dei provvedimenti, questo non accadrebbe per responsabilità di chi ha commesso reati o irregolarità ma di chi ne ha denunciato il possibile rischio.
Un messaggio molto pericoloso, come detto, che rispediamo sdegnati al mittente.
In questi mesi, l’opposizione ha sollevato pubblicamente problemi e opacità che la ricostruzione del comune di Tione degli Abruzzi sta vivendo, svolgendo la funzione di controllo e pungolo accordatale dal voto dei cittadini, per risolvere problemi che, oramai, sono sotto gli occhi di tutti e che ieri, in Consiglio, il sindaco non ha potuto negare.
Se qualcuno – e ci auguriamo davvero di no – si fosse macchiato di reati legati ai processi di ricostruzione, sarebbe ben altra vicenda, e si tratterebbe della peggiore delle offese per il nostro Comune, per i cittadini e per la collettività che ha garantito soldi pubblici per ricostruire le abitazioni dei nostri borghi.
Non intendiamo cedere alle minacce: in Consiglio, il sindaco si è lasciato andare ad affermazioni pesanti – “state attenti che vi si mette male” ha detto, rivolgendosi all’opposizione – che non ci spaventano.
Cosa significa, tutto questo? Perché il sindaco ha sventolato una cartellina che asserisce contenere prove di presunte irregolarità commesse dal precedente tecnico dell’ufficio sisma? Se fosse a conoscenza di azioni poco chiare, dovrebbe denunciarle immediatamente, per il bene dei nostri Paesi. E’ suo preciso dovere. Altrimenti, viene da pensare si tratti dell’ennesimo “dossier” esibito nell’intento di intimorire e scaricare le responsabilità. Altrimenti, viene da pensare che il sindaco sia a conoscenza di fatti gravi e, prevedendo il peggio, stia tentando di prepararsi una rete di salvataggio scaricando irresponsabilmente su altri eventuali sue responsabilità. Sarebbe davvero capace di fare questo anche dinanzi ad eventuali fatti di rilievo penale?
Cosa è accaduto, e cosa sta accadendo, ci domandiamo pubblicamente?
Di fronte a tanta irresponsabilità, diventa sempre più chiara l’assoluta inadeguatezza del sindaco Camilli che, da troppi anni oramai, gestisce il Comune come fosse cosa sua e che, con tali gesti, fomenta divisioni e contrapposizioni che stanno avvelenando il clima nel nostro paese. Anche per questo, intendiamo chiedere udienza a sua Eccellenza il Prefetto, per segnalare un problema di agibilità democratica che non possiamo più tacere.”