I conti tornano?

Bilancio, ci pensano D’Alfonso e Renzi

di Roberta Galeotti

Renzi torna a L’Aquila per firmare il Masterplan e siglare l’accordo politico tra il governatore abruzzese ed il PD aquilano in vista delle prossime elezioni. Abbiamo assistito oggi ad una lezione di politica firmata Luciano.
L’incontro per la firma del Masterplan regionale, infatti, si sarebbe dovuto tenere a Pescara, ma per rinforzare il controllo politico sui dissidenti PD di L’Aquila, D’Alfonso ha calato i suoi assi, portando nel capoluogo il premier ed il Sottosegretario De Vincenti ed intercedendo LUI personalmente per il bilancio aquilano.
Cialente oggi non ha parlato.
Renzi, dal canto suo, ha rimarcato che il problema fosse tecnico e non politico, quando ha detto “ho visto Cialente parlare a lungo con il sottosegretario, avranno trovato la soluzione per il bilancio!”
Calmato Cialente e i mal di pancia aquilani, D’Alfonso si è creato il ticket politico con le varie correnti del PD aquilano che gli permetterà di scegliere il prossimo candidato sindaco.
Il futuro timoniere della città avrà in eredità tanti guasti lasciati dall’amministrazione Cialente che, notoriamente, butta le questioni in caciara per rimandarle incancrenite al prossimo ‘sfigato’ condottiero.
Le grandi incompiute: dalla sede unica del comune, alla Global Service per la gestione, manutenzione e riscossione dei CASE, per citarne un paio!
Il sindaco del terremoto, infatti, ha potuto contare sul Fondo straordinario inviato dal governo centrale per affrontare le “minori entrate (delle case distrutte dal sisma) ed i maggiori oneri (i costi straordinari affrontati nella gestione emergenziale)” derivanti dal terremoto del 2009. I fondi inviati da Roma sono stati nel 2012 ben 31 milioni di euro, a scalare mano mano che le case venivano ricostruite 29, 26, 24 milioni nel 2015, fino a quest’anno… in cui l’USRA ha certificato le “minori entrate” di bilancio in 18,9 milioni di euro. Quindi Cialente ne ha chiesti al governo 24 e la Pezzopane ben 28! Non si sa mai! Meglio tenersi larghi!
D’altronde Cialente dovrebbe sapere che i giornali aquilani sono letti anche a Roma e se continua a sostenere che il 90% delle case in periferia sono state ricostruite, non può continuare a pretendere che il governo non riproporzioni il fondo straordinario!

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