Politica

Bilancio, centrodestra a caccia dei numeri per far cadere Cialente

di Angelo Liberatore

Grandi manovre tra le fila dell’opposizione civica. L’obiettivo, da perseguire tramite il voto contrario in aula, è impedire che vengano approvati il Bilancio Consuntivo 2015 ed il Preventivo 2016, così da portare il Consiglio Comunale allo scioglimento anticipato, con la nomina di un Commissario e conseguenti nuove elezioni.

A tracciare la linea, esposta nel corso di una conferenza stampa unitaria, sono gli esponenti di L’Aquila Città Aperta, Forza Italia, Unione di Centro e Nuovo Centrodestra.

Insomma, dopo quella di una settimana fa (stessi attori – anche se allora c’era anche Pierluigi Properzi di Domani L’Aquila – e stesso tema, il Bilancio) da parte di una fetta consistente del centrodestra cittadino arriva una nuova prova di compattezza.

A non sfuggire è però un’assenza, quella dei salviniani: e se è facile pensare che, in tema di opposizione al Bilancio, il gruppo guidato da Emanuele Imprudente si possa aggregare alla posizione espressa dalle altre anime del centrodestra, in un orizzonte di stampo elettorale lo scenario si fa maggiormente composito.

Gli stessi salviniani, infatti, in un’ottica di grande coalizione sembra stiano sondando la possibilità di approntare un programma da condividere con il resto del centrodestra ma, allo stato attuale, l’evidenza dei fatti pare un po’ marginalizzarli. Al momento, la loro priorità sembra essere quella di raggiungere quota 17 consiglieri dimessi, come hanno evidenziato in una nota stampa arrivata nel pomeriggio.

Certo è che, tornando all’attualità del discorso Bilancio, le sole forze di centrodestra non avrebbero i numeri per far cadere l’Amministrazione Cialente: occorrerebbe quindi allargare la base su cui costruire questo tentativo di ribaltone.

Come fare? Anzitutto guardando alla quota restante dei consiglieri di opposizione, e poi operando una paradossale – ma neanche troppo – svolta a sinistra. A certificare questa volontà, infatti, ci sono le parole del consigliere forzista Guido Liris: “Sinistra Italiana e le altre forze alternative al PD abbiano il coraggio di passare all’opposizione”.

Le altre forze cui si rivolge l’esponente azzurro potrebbero essere sia Rifondazione Comunista (con Enrico Perilli, anima talvolta critica della maggioranza) sia i Socialisti Riformisti, il cui unico esponente Gianni Padovani ha ugualmente assunto toni forti di confronto nei confronti di Sindaco e Giunta.

Insomma, la situazione è potenzialmente incandescente, ma quasi sicuramente non andrà a deflagrare domani, nel corso della seconda convocazione di Consiglio Comunale centrata (nell’ultimo giorno utile per non incorrere nella diffida del Prefetto) sul tema dell’approvazione dei Bilanci.

Il perché è presto detto: gli strumenti finanziari, come ampiamente preventivato, non arriveranno in Aula.

Il Bilancio Consuntivo 2015, infatti, deve ancora approdare in Prima Commissione: “fatto gravissimo – sostengono le opposizioni – in quanto ciò significa che l’Amministrazione non riesce nemmeno a rendicontare con chiarezza le spese sostenute”. Sul fronte del Preventivo 2016, invece, la Commissione Bilancio ha approvato solo oggi alcuni atti propedeutici – uno su tutti l’aumento del 20% sulla Tari, ossia la tassa sui rifiuti – per iniziare a lavorare sul cosiddetto “Bilancio tecnico”.

“Più che un bilancio tecnico – attaccano ancora le opposizioni – si tratta di un bilancio tecnicamente falso, in quanto costituito da tasse altissime e zero servizi per la cittadinanza”.

In definitiva, domani l’Assise Civica discuterà solo i provvedimenti passati in Commissione e, proprio alla luce degli esiti di voto odierni, la Giunta Cialente dovrebbe superare una prima prova di tenuta.

I Bilanci, quindi, faranno il loro iter nell’arco dei 20 giorni di diffida prefettizia e dovrebbero arrivare in Consiglio intorno al 22 maggio: se per allora l’opposizione troverà appoggi e numeri, quello potrebbe anche essere l’ultimo giorno dell’attuale Esecutivo.