Diventa reato

Omicidio stradale: ok del Senato, diventa legge

L’omicidio stradale è legge. L’Aula del Senato ha detto «sì» al voto di fiducia chiesto dal governo sul ddl. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti. Il via libera al provvedimento, nel testo tornato dalla Camera, è definitivo.

Erina Panepucci, Vice Presidente dell’associazione vittime della strada Avisl Onlus e mamma di Giuseppe Magnifico che ha perso la vita in un incidente nel 2005, in queste ore di tensione passate al telefono con la senatrice Stefania Pezzopane firmataria del disegno di legge e il ministro Riccardo Nencini, si lascia andare a un pianto liberatorio: “Mi sono mantenuta calma e ho soffocato le mie emozioni in questa giornata lunghissima, ma quando ho avuto la notizia da Nencini la tensione è scesa.  Se non ci fossero state lotte per stupidi interessi questa legge sarebbe stata approvata anni fa e avremmo potuto salvare altre vite umane. Dedichiamo questa ‘vittoria’ ai nostri figli e alle tante vittime. Questa legge eviterà mali più grandi e forse metterà fine alla carneficina sulle strade”.

disegno legge omicidio stradaleLa senatrice Pezzopane: “Ero firmataria anche io ed ho seguito tutto. Sono felice e commossa. Come non pensare alle persone che non ci sono più? E’ una risposta dovuta a chi chiede giustizia”

ECCO COSA PREVEDE IL TESTO:

La norma, che ha già ricevuto il via libera della Camera, è ora legge. Pene inasprite per l’omicidio stradale colposo, soprattutto se l’incidente avviene sotto l’effetto di droghe o alcol. La pena massima è 18 anni di galera. Pene inasprite se il pirata della strada è sotto l’effetto di droghe o alcol: inoltre in questi casi ci sarà l’arresto in flagranza di reato. Il testo originale prevedeva l’obbligo di arresto in flagranza sempre.

L’obbligo di arresto in flagranza – L’obbligo di arresto in flagranza per i pirati della strada che uccidono al volante scatterà solo quando il guidatore sarà trovato in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o sotto l’effetto di droghe. In questi casi è previsto l’arresto da 8 a 12 anni. Resta invece la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base. Il testo approvato in commissione prevedeva sempre l’obbligo di arresto in flagranza per il reato l’omicidio stradale ed era facoltativo per le lesioni personali stradali.

La sanzione può arrivare fino ai 18 anni di carcere– Nei casi più gravi la sanzione può arrivare fino a 18 anni in caso di omicidio stradale di più persone. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).

Stretta anche per le lesioni – L’ipotesi di base rimane invariata ma pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l’incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.

Norme specifiche per chi guida mezzi pesanti –
L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. Le sanzioni vengono aumentate anche per chi si dà alla fuga dopo aver causato un incidente.

Aumento di pena per chi non presta soccorso – Se il conducente si allontana senza prestare soccorso scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. E’ inoltre stabilito il divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti su specifiche circostanze aggravanti.

Pena diminuita se l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima – 
La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni).

Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione.

Previsto il prelievo coattivo di campioni biologici di Dna su ordine del giudice o del pm, nel caso in cui il ritardo degli esiti possa determinare negativamente il risultato delle indagini.