L'aquila calcio

Dirty Soccer: chiesti 31 punti di penalizzazione per L’Aquila

di Claudia Giannone

“Meri errori di trascrizione” nel processo “Dirty Soccer”: suona quasi come una barzelletta, ma nella mattinata di oggi L’Aquila Calcio ha visto riformulare la richiesta del sostituto procuratore FIGC Gioacchino Tornatore riguardante la propria posizione. Non una grande differenza tra i punti chiesti inizialmente e quelli successivi, ma a lasciar desiderare sono le modalità con cui, evidentemente, i processi vengono svolti.

31 i punti di penalizzazione e 205.000 euro per la compagine rossoblù: una stangata che si abbatte sul capoluogo abruzzese, quando le aspettative, seppur poco confortanti, sembravano essere in fin dei conti ottimistiche. Numerose le incongruenze notate dall’avvocato Marco De Paulis, incongruenze che porterebbero ad una richiesta decisamente inferiore. Per il momento, comunque, non si può far altro che attendere.

Per quanto riguarda le altre squadre di Lega Pro, invece, queste le richieste: Pro Patria -20, Akragas -4 e 4.700 euro di ammenda, Santarcangelo -12 e 135.000 euro di ammenda, Savona -3 e 30.000 euro di ammenda, Catanzaro, Juve Stabia e Tuttocuoio -3. Si passa ai Dilettanti: Montalto -9 e 3.000 euro di ammenda, Due Torri -2, Hinterreggio -2, Neapolis -22 e 5.000 euro di ammenda, Pro Ebolitana -1, Puteolana -6 e 3.400 euro di ammenda, Sorrento -6, Torres -7 e 30.000 euro di ammenda, Vigor Lamezia -2 e 25.000 euro di ammenda.

Responsabilità presunta, un punto di penalizzazione per ogni compagine: Aversa, Cremonese, Fidelis Andria, Frattese, Grosseto, Livorno, Monopoli, Pavia, Prato, Scafatese e Maceratese. Ed infine, i tesserati: 6 anni e 3 mesi di inibizione, oltre a 185.000 euro di ammenda per Ercole Di Nicola, ex ds dell’Aquila Calcio, 4 anni di inibizione e 60.000 euro di ammenda per Gianni Califano, 5 anni di squalifica e preclusione, più un anno e sei mesi di squalifica e 160.000 euro per illecito aggravato per Daniele Ciardi, 4 anni e 7 mesi di squalifica e 135.000 euro di ammenda per Fabio Di Lauro, 4 anni e 2 mesi di inibizione e 70.000 euro di ammenda per Vincenzo Nucifora. Solo per citare coloro che, nel mese di maggio, non appena iniziato il processo, erano stati i più nominati intorno a Di Nicola.

Una richiesta, quella per L’Aquila, decisamente esagerata: in attesa della sentenza di primo grado, la città chiede Giustizia. La maiuscola non sia un mero errore di trascrizione.