‘Gli arrestati non escono’. Rischio di altre mazzette

Pierluigi Tancredi, Maurizio Polisini e Andrea Polisini restano ai domiciliari. Nicola Santoro dovrà osservare l’obbligo di dimora e quello di firma.

Con 30 righe il gip Giuseppe Romano Gargarella boccia le richieste di revoca delle misure cautelari avanzate dagli avvocati degli indagati nell'ambito dell'inchiesta [i]'Redde Rationem'[/i].

«Tuttora sussistono le ragioni cautelari alla base della misura in atto, rilevato che non sono stati prospettati elementi nuovi che facciano venire meno tali esigenze; per cui, non vi è motivo alcuno di ritenere non più sussistente il pericolo di reiterazione del reato da parte degli odierni indagati e nemmeno il pericolo di inquinamento probatorio».

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«Per i Polisini –aggiunge il Gip – non appare allo stato che neanche la revoca delle cariche e dei poteri e compiti degli stessi possa eliminare tali esigenze, poiché in ogni caso non appare reciso il legame degli stessi con la Edilcostruzioni, con la conseguente possibilità di muoversi nell’ambito della stessa».

«Per Santoro – si legge ancora nell’ordinanza di Gargarella– non appare opportuno procedere alla modifica del luogo dell’obbligo di dimora in Roma, poiché anzi un tale spostamento in una città così estesa, ove lo stesso ha iniziato l’attività di una nuova società potrebbe rendere nulle o comunque ridurre le possibilità di controllo dello stesso, oggi in concreto praticabili».

La battaglia legale prosegue.

Il Pm ascolterà gli imprenditori ai domiciliari questa mattina. Anche i tre funzionari comunali saranno ascoltati. : Mario Di Gregorio, Carlo Cafaggi e Giuseppe Galassi.

Al momento sono soltanto indagati per un presunto abuso d'ufficio per l'assegnazione di un appalto di messa in sicurezza della vecchia Prefettura.

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