Marsica

Miss Mondo 2015, piccole donne crescono

di Gioia Chiostri

La città di Avezzano trionfa al concorso di bellezza di caratura internazionale denominato ‘Miss Mondo 2015’ grazie ad una sua giovane perla appena sbocciata. La bellezza è uno scintillio affascinante rapito dagli specchi degli altri. La grazia, di contro, è una scossa disarmante, che scuote le superfici imbalsamante degli stessi. Christine Fegatilli, giovane avezzanese non ancora 16enne, ha incominciato a calcare quest’anno le passerelle dei concorsi di bellezza nazionali. Per gioco, giammai per ambizione, è riuscita ad ottenere, alla sua prima competizione di levatura mondiale, un distinto secondo posto.

{{*ExtraImg_245584_ArtImgRight_300x450_}}«Una ‘medaglia’ per me – riferisce, intervistata – assolutamente inaspettata. La mia anima, infatti, è destinata, almeno credo, ad una carriera canora, in quanto è da quando avevo 12 anni che mi diletto ad interpretare brani e canzoni sotto l’ala protettiva di mia madre. Quest’anno, ho partecipato al Festival di canto ‘Città di Avezzano’, patrocinato dall’amministrazione comunale e giunto alla 21esima edizione, con ‘[i]Voglio essere libera![/i]’, un urlo melodioso contro la bruttezza della violenza sule donne». Il brano è stato scritto da Giuseppe Morganti, in collaborazione con Paola Munzi, e narra la mediocrità di un mondo capovolto a fronte di una donna calpestata (video).

{{*ExtraImg_245585_ArtImgRight_300x490_}}Frequentante il Liceo Artistico ‘V. Bellisario’ di Avezzano, Christine non è nuova al calpestio sfavillante dei palcoscenici. Dalla spiccata fisionomia siciliana, dati i geni schietti custoditi in famiglia, ella ha sempre respirato l’aria iridescente del palco. «Anche se – afferma a [i]IlCapoluogo.it[/i] – non ho mai pensato di fare la modella. La mia avventura di Miss Mondo è incominciata per caso, grazie al consiglio e allo sprone partoriti da Antonio Oddi, un noto fotografo marsicano, impegnato, quest’anno, nella preparazione del contest di bellezza a sfondo sociale targato ‘Miss Lilt L’Aquila’. All’incirca un mese fa, praticamente, è iniziata la mia avventura da miss: spero vivamente mi conduca lontano».

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Christine è nota in zona Marsica per le sue esibizioni canore: un’ugola davvero raffinata, potente e mai monotona. «Adoro ballare, cantare e mettermi in gioco. Alla competizione di Miss Mondo 2015, svoltasi a L’Aquila, ho semplicemente detto di sì alla fortuna. Il secondo posto è arrivato come una pioggia estiva: quest’altro anno andrò a Gallipoli per le selezioni finali».

{{*ExtraImg_245586_ArtImgRight_300x533_}}Christine, già mente matura nonostante la tenera età, scorge nell’espressione artistica il megafono migliore per raccontare i problemi connessi ad n universo femminile assai poco rispettato. «Una mia carissima amica era proprio quella Senade, giovane donna residente a Pescina, violentemente spentasi a causa di una figura paterna molesta. Per me è stata una campana d’allarme, uno shock silenzioso: la osservavo in classe, soprattutto negli ultimi tempi, con lo sguardo assente. Non appena ho avuto la possibilità di esprimere il mio temperamento canoro, ho deciso di dedicarlo, appunto, alle donne oppresse. Bisogna essere sorelle, mai nemiche giurate».

L’avventura di Miss Mondo – finale regionale - svoltasi a L’Aquila presso il noto locale ‘Novecento10’, l’ha vista presentarsi come la più giovane concorrente avuta nell’edizione di quest’anno. «Ho trovato un ambiente sereno, competitivo al punto giusto. Vincitrice assoluta è stata Giulia Belmonte, una mia amica di vecchia data. Un’emozione fortissima mi ha percosso il corpo quando è stato pronunciato il mio nome come insignito del secondo posto. Ricordo che, in finale, eravamo rimaste in quattro: dissi a me stessa: ‘[i]arrivare quarta ad una competizione di questo livello, non è affatto male[/i]’, tanto ero sicura che il presentatore avrebbe pronunziato il mio nome come quarta classificata. E invece arrivai seconda: quando si dice che la realtà supera di gran lunga la fantasia. Al momento della proclamazione, gridai dentro di gioia, ma al di fuori ero totalmente assente per la sorpresa».

{{*ExtraImg_245587_ArtImgRight_300x450_}}Christine, classe ’99, parteciperà il prossimo anno alla finale nazionale di Miss Mondo Italia, che si terrà a Gallipoli, in terra pugliese. «Nel frattempo – afferma – conto di affinare la mia esperienza come modella: intendo partecipare anche al concorso di bellezza in voga per quest’estate, ‘Miss Lilt L’Aquila’, che si terrà il 3 luglio prossimo presso la scalinata del Tribunale di Avezzano. A mio avviso, si tratta di una maniera sorprendente di avvicinare la popolazione giovane femminile all’atto pratico e teorico della prevenzione del cancro al seno. Il sociale dovrebbe essere sempre abbinato alle manifestazioni di piazza».

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{{*ExtraImg_245588_ArtImgRight_300x515_}}Christine è ancora molto giovane, ma dimostra, nelle vene, di possedere una determinazione già adulta. Dove ti vedi fra 10 anni? «La mia vita vorrei basarla sul palcoscenico, ovviamente. Io sono innamorata dell’arte e di ogni sua forma: ma il canto è il mio pallino vero e proprio. La mia forza, lo ammetto, deriva in gran parte dai miei genitori, che non hanno mai ostacolato la mia natura artistica. Salii sul palco per dar atto al talento del canto, la prima volta, all’età di 12 anni. Adoro le voci nere, forti, delicatamente aggressive e che rimangono nell’anima; il mio timbro, credo si avvicini molto a quell’atmosfera ruvida. Le mie palestre di allenamento sono state, lo dico sinceramente, il prendere parte ai cori della Chiesa della mia zona di residenza e l’essere la voce portante delle recite musicate a scuola», scherza. «Pecco un po’ di autostima, ma immagino che questo sia un sentire comune, alla mia età. Per questo consiglio di praticare saggiamente l’arte della bellezza partecipando ai vari concorsi regionali e nazionali. Aiutano a crescere e a far in modo che l’adolescente che è in sé lavori molto su sé stesso e sul proprio carattere ancora da formare».

{{*ExtraImg_245589_ArtImgRight_300x375_}}Il dono del canto rappresenta, per Christine, la stella polare della vita: «Per me è l’espressione umana più bella esistente. La voce trasmette un’emozione diretta, chiara e pulita, senza filtri o mezze misure. Userò questo lato artistico per promuovere la sorellanza. Tutto ciò che è scenografico ed artistico appartiene alla mia persona; sono ancora molto giovane, è vero, e qualcuno potrebbe avere anche delle riserve in merito ma, mi domando io, esiste davvero un’età ‘adatta’ per poter sbocciare? Credo che ci voglia anche tanto carattere e coraggio per affrontare il palco senza remore o rimpianti: bisogna accettare le sconfitte e ponderare bene i successi ottenuti. Mai arrendersi o abbattersi: prima di salire sul palco, ho un pensiero fisso che mi ronza nella mente; mi dico, apertamente: ‘ora basta con i pensieri negativi, ora tocca a te, ora azzittisci i ‘No’ e incomincia a cantare. Dopo di ciò, vedo di fronte a me la platea, vedo i miei genitori, sento addosso l’aria intimistica della festa dell’anima e tutto, magicamente, si fa più chiaro».

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