Marsica

Avezzano, grazie dei fior

di Gioia Chiostri

Hanno percorso la Marsica intera vibrando nelle tasche e nelle borse dei suoi abitanti indaffarati. Sono dieci mila e ritraggono i volti umani della lotta al grande male. A distanza di giorni, anche per le cartoline artistiche di sensibilizzazione alla prevenzione del tumore e per i loro progenitori è giunto il momento di raccogliere l’entusiasmo disseminato, attraverso la ricezione di un diploma di benemerenza.

Grazie dei fior. In una locuzione secca, il riassunto del tutto. Se cambiassimo per un secondo il secondo elemento della frase, ‘fiori’, e lo alternassimo a mille parole diverse, il senso non muterebbe affatto. È, di fatti, la parola ‘grazie’ – tanto minima nella grafia quanto massima nel significato – che riempie la bocca e il cuore delle persone che vivono sul filo dell’emozione. Ad Avezzano, il Centro della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) - delegazione di Avezzano, collocato lungo via America – risulta essere un fiore all’occhiello in quanto a storia, formazione e cura offerta. Eppure, fra le pieghe spiegazzate di un posto al sole, lui c’è finito raramente. L’occhio di bue, molto spesso, non s’accende su realtà degne di stima.

Per questo motivo, il fotografo Antonio Oddi, amico di vecchia data del dottor Antonio Addari, chirurgo senologo e presidente provinciale della Lilt, ha, come si suol dire, afferrato la palla al balzo, ideando un progetto di promozione e sensibilizzazione davvero unico.

Accompagnato nell’impresa sociale da stimati professionisti dei più disparati campi dello spettacolo, quali Alessia Spagnulo, Maddalena Netedu, Ludovica Titti del Cimmuto e l’attore televisivo e teatrale Corrado Oddi, il fotoreporter ha ‘affidato’ nelle mani marsicane dei suoi compaesani 10mila cartoline personalizzate, ritraenti, appunto, i volti determinati dei personaggi suddetti con un solo slogan sottinteso: quello di gridare al mondo l’esistenza e la presenza di un polmone eccellente ed attivo, quale il Centro Lilt di Avezzano. Ebbene, proprio qualche giorno fa è giunto il tanto atteso ‘grazie’.

«Mi è stato consegnato dal dottor Antonio Addari il giorno 30 gennaio un diploma di benemerenza a mio nome e a nome di tutti i partecipanti del progetto ‘sensibile’. La nostra squadra, composta da ragazze, attori e fotografi, ha inteso dare voce e volto ad una realtà che, seppur viva da parecchio tempo, viveva al margine di una conoscenza capillare. Io, assieme al fotografo Francesco Scipioni, serio e grande professionista, abbiamo voluto dare un’opportunità artistica ad una causa umana e sanitaria. L’associazione - specifica Oddi a [i]IlCapoluogo.it[/i] - è evidentemente rimasta assai contenta della nostra iniziativa, tant’è che ha inteso farci dono di un oggetto preziosissimo, a mio avviso, quale il suo ‘grazie’ stampato a chiare lettere. Ho ricevuto io stesso il diploma, consegnatomi dalle mani stesse di Addari. La bellezza del gesto poi, è legata al fatto che la consegna dell’attestato non è avvenuta fra coriandoli e festoni, ma nella semplicità di una donazione. Da mano a mano, diciamo: in ciò, secondo me, risiede la straordinarietà umana del dottor Addari, a capo del Centro specialistico».

{{*ExtraImg_232294_ArtImgRight_300x208_}}E proprio perché da soli non si può far nulla, come dice bene Antonio Oddi, assieme a lui sono stati premiati con il ‘grazie di carta’, tutti gli altri volti della campagna di sensibilizzazione. Quest’ultima, partita a metà del mese di dicembre scorso, si è nutrita di scatti eternanti. Nello studio del fotografo Scipioni, ad Avezzano, ogni personaggio ha dato il proprio contributo posando sotto i riflettori per una causa che va oltre i riflettori stessi. «Un’opera di comunicazione senza eguali, che ha diffuso nella Marsica intera il simbolo della lotta alla malattia. Il dottor Addari, poi, è rimasto estremamente entusiasta del tutto. Sua, - sottolinea Oddi - la notizia delle innumerevoli chiamate che, giorno dopo giorno, stanno affollando i centralini del Centro avezzanese». Quest’ultimo pone al servizio della gente una visita preventiva gratuita. La tempestività, quindi, sembra essere l’asso nella manica del camice del dottor Addari, il quale, ha preso le redini dell’ambulatorio nel mese di ottobre 2014. «L’utilità dell’arte, a volte, si intravvede anche in questo tipo di iniziative. – spiega Oddi – Ci tengo a dire, poi, che le ragazze hanno prestato il loro volto in maniera del tutto gratuita; nessuno ha chiesto qualcosa in cambio ed oggi, all’improvviso, arriva questo sentitissimo diploma di benemerenza cartaceo: un vero e proprio trofeo per quanto ci riguarda!».

Progetti futuri maturandi nei locali dell’ambulatorio avezzanese stesso potrebbero essere intessuti con la ventura Festa della Donna. L’8 marzo verrà festeggiato, quindi, da Avezzano e dintorni con l’occhio vigile della prevenzione, forse. Il centro ha sempre goduto di una lunga carriera alle sue spalle, «ma – chiosa Oddi - la nostra campagna di promozione ha dato un input alla Marsica per bearsi della conoscenza e dell’informazione su di esso».

Base della collaborazione florida con Addari, la conoscenza secolare col fotografo trasaccano: «Ho sempre stimato il senologo, sin dai tempi del Militare: noi, infatti, - spiega Oddi – l’abbiamo affrontato assieme. Quando ero arruolato nell’Esercito Italiano, prestavo servizio presso il bar ufficiale; lui era, all’epoca, un sottotenente medico. Stringemmo quindi un’amicizia fatta di chiacchiere e caffè. Abbiamo deciso, oggi, di unire le nostre forze a salvaguardia di uno scopo superiore. Veniamo da esperienze diverse, è vero, ma l’umanità è un qualcosa che ci contraddistingue e che ci avvinghia nel profondo, oltre alla simpatica omonimia. La sua volontà è stata quella di far conoscere di più il Centro Lilt alla popolazione marsicana. Da neopresidente, la sua azione è stata quindi subito improntata all’arte della comunicazione».

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Le 10 mila cartoline, sparpagliate per i bar, i locali e i punti di ritrovo marsicani, sogliono essere locandine in formato tascabile, provviste di tutte le indicazione e informazioni utili riguardanti l’ambulatorio locale. Una bella mossa per chi crede ancora nella salvifica prevenzione. «Sono cartoline particolari, che uniscono l’utile al dilettevole. In un’ombra scurita, lasciano intravvedere espressioni dense e riflessive. Attraggono e, per questo motivo, hanno girato per la culla marsicana; non è stata, in breve, la solita campagna pubblicitaria: vi abbiamo impiegato tutte le nostre idee e le nostre aspettative. Credo, infine, che questa campagna abbia colpito dritto al centro del bersaglio e, inoltre, spero che sia servita soprattutto al Centro Lilt per farsi conoscere ancora di più». Personale qualificato, gentilezza, disponibilità e massima attenzione al dettaglio: questo fa del Centro sanitario un diamante grezzo abruzzese. Ovviamente, grazie a testimonianze di questo tipo e a notizie che fanno, in un click, il giro del mondo, ogni buona opera può trasformarsi in un esempio da emulare e ogni buona pietra grezza in un ottimo brillante da esaltare.

Per contattare il Centro e prenotare la visita gratuita, si può telefonare al numero: 347.9864439.

L’importante è che la gente sappia. Il risveglio della coscienza verrà da sé.

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