Attualità

Abruzzo, Appennino tra i protagonisti di Expo 2015

L'Appennino avrà un proprio progetto di promozione e valorizzazione all'Expo di Milano. A Roma, presso la sede della Regione Abruzzo, si sono incontrati, nei giorni scorsi, soggetti istituzionali pubblici, Regioni e ministero dell'Ambiente, ed enti privati con il fine di costruire un percorso comune che avrà il compito, attraverso un progetto, di portare alla ribalta internazionale di Expo le tipicità dell'Appennino.

Capofila del progetto sarà proprio la Regione Abruzzo che, nella volontà del vicepresidente Giovanni Lolli, «ha intenzione di muoversi sulle stesse direttrici del vecchio progetto Ape (Appennino Parco d'Europa) con tutte le novità del caso».

Alla riunione era presente anche il professore Aldo Bonomi, consulente per le Regioni per Expo 2015, che ha accolto con favore «l'intenzione delle Regioni di voler valorizzare una parte importante della storia e della cultura dell'Italia».

«Partiamo da Ape - ha spiegato Lolli - ma è chiaro che il vecchio progetto deve essere solo il pretesto per avviare una nuova esperienza di promozione e valorizzazione. Dal vecchio Ape vogliamo riprendere con convinzione la filosofia che presenta ancora elementi di forte attualità, soprattutto nella prospettiva Expo. In questo senso, l'esposizione di Milano deve fungere da trampolino di lancio del nuovo Ape per una ritrovata sensibilità delle Regioni, dei Ministeri interessati e dei Parchi nazionali per mettere sul campo una politica di sviluppo e promozione dell'Appennino».

Ci sarà dunque un tavolo operativo tra le Regioni e i soggetti privati che seguirà le tappe di avvicinamento ad Expo, in stretto collegamento con un altro progetto pensato per Expo che riguarda la Montagna del Mediterraneo. I due progetti si muoveranno in parallelo e avranno spazi all'interno dell'area espositiva.

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«Per Ape - ha detto Lolli - ci sarà uno spazio dedicato all'interno di Padiglione Italia e ogni Regione dovrà pensare e organizzare uno spazio visibile di valorizzazione dell'Appennino. Questo nel breve periodo che ci porta alla manifestazione espositiva di Milano, ma il nuovo Ape dovrà avere un seguito politico che va al di là di Expo». In questo senso è intenzione di Giovanni Lolli firmare nuovamente la convenzione Ape tra le Regioni a 20 anni esatti dalla prima firma e successivamente, e siamo al 2016, mettere nell'agenda della politica nazionale un progetto che disegni le direttrici della politica di sviluppo della montagna e in particolare dell'Appenino.

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