Amiternina: dibattito sulla crescita del giovane atleta

di Alessia Lombardo

Tecnici, dirigenti, genitori e giocatori giallorossi hanno preso parte all'appuntamento organizzato dall'Amiternina Scoppito «Lo sport come fattore di crescita e di sviluppo psico-fisico del giovane atleta».

{{*ExtraImg_224729_ArtImgCenter_500x375_}}L'iniziativa, ospitata sabato scorso nella sala polifunzionale di Civitatomassa, ha visto gli interventi del sindaco di Scoppito Marco Giusti e dei relatori Ferdinando Consorte (psicologo dello sport Figc Abruzzo e vice presidente dell’associazione italiana psicologia dello sport), Gabriella Liberatore (dirigente scolastico istituto Comenio), Vincenzo Alonzi (coordinatore attività scuola Amiternina) e

Demetrio Moretti (giornalista e vice presidente del Panathlon L’ Aquila). Il dibattito è stato moderato da Luca Bergamotto di LaqTv.

L'Amiternina è una delle 12 scuole calcio qualificate d'Abruzzo che da numerosi anni si occupa della crescita dei giovani. Sono circa 250 i bambini del settore giovanile scoppitano esclusi i ragazzi della Juniores Nazionale e della prima squadra che milita in serie D.

Dal dibattito è emerso come allo sport ed alle scuole calcio in particolare sia demandata la crescita del bambino, che spesso è pressato nella spasmodica ricerca del risultato dalle famiglie e dai mass media.

L'istruttore invece ha il compito «di facilitare l'apprendimento del bambino nel momento della propria crescita», come spiegato dal tecnico dell'Amiternina Alonzi.

In una società sempre più complessa come sostenuto dal primo cittadino giusti «Lo sport ha il compito di contrastare fenomeni di devianza e disagio giovanile».

Ha posto numerosi interrogativi ai presenti lo psicologo dello sport Consorte sottolineando come il bisogno del giovane fosse quello di giocare. «Bisogna che il bambino abbia un controllo emotivo. Se lo sport è ben gestito favorisce il processo di crescita».

Come spiegato dalla preside Liberatore la società scoppitana da dieci anni ha un fitto legame con il mondo della scuola perché i propri tecnici collaborano per un'ora a settimana nell'attività motoria.

In chiusura c'è stato l'intervento del vice presidente del Panathlon Moretti sui valori dello sport. Moretti ha anche ricordato come il club service è stato determinante nel post sisma per il ripristino delle strutture, strutture che, come sostenuto dal primo cittadino Giusti. «devono essere potenziate e gestiste efficientemente».

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